Skip to main content

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Presenti Franceschini ed Errani all’ inaugurazione che apre anche il Salone del Restauro 2014

Mercoledì 26 marzo, alle ore 10.30, si terrà l’inaugurazione della nuova sede del Tecnopolo di Ferrara – TekneHub di via dello Zucchero.
All’evento parteciperanno Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara, Pasquale Nappi, Rettore dell’Università di Ferrara, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Alfredo Peri, Assessore Programmazione territoriale, urbanistica, reti di infrastrutture materiali e immateriali, mobilità, logistica e trasporti della Regione Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna.
La cerimonia anticipa ufficialmente l’apertura alle ore 12 della XIX edizione di RESTAURO, il Salone dell’arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, che rimarrà aperto a Ferrara Fiere sino al 29 marzo (http://www.salonedelrestauro.com/it/presentazione.php).

Il Tecnopolo di Ferrara:
è il complesso di laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico in cui le imprese, anche le più piccole, possono trovare competenze di ricerca e sperimentare nuove tecniche produttive, materiali più efficienti e prodotti innovativi; rappresenta una importante tappa del percorso di avvicinamento tra il mondo della ricerca e della innovazione e il mondo produttivo;
mette a disposizione del tessuto industriale attrezzature scientifiche all’avanguardia e le competenze di oltre 240 ricercatori altamente qualificati, in continuo contatto con il mondo della ricerca scientifica di base;
è promosso dall’Ateneo, dal Comune, dalla Provincia di Ferrara e dalla Regione Emilia Romagna ed è sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR 2007-2013).
I 4 Laboratori del Tecnopolo di Ferrara: LTTA – Scienze della Vita e biotecnologie; MechLav – Meccanica avanzata; TekneHub – recupero e riqualificazione architettonica e urbana, restauro dei beni culturali; Terra&AcquaTech – ambiente, acqua, suolo, territorio. I Laboratori del Tecnopolo di Ferrara sono partner accreditati della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.
TekneHub:
è una struttura in possesso di autonomia scientifica, funzionale, organizzativa e gestionale, che fa riferimento all’Università di Ferrara, nei ruoli delle sue strutture dipartimentali coinvolte, per offrire supporto e servizi alle piccole e medie imprese che hanno interesse a incrementare o a sviluppare nuove metodologie, materiali e competenze connesse all’ampio e strategico settore del patrimonio culturale. I settori di riferimento per il trasferimento tecnologico sono settori di ricaduta industriale collegati alla tutela, conservazione, gestione, fruizione e valorizzazione del bene culturale;
é in grado di intervenire nei settori legati alle metodologie e tecnologie avanzate per il restauro, alle tecnologie per la conservazione e diagnostica dell’architettura e dell’opera d’arte moderna e contemporanea, alla conservazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale, alle metodologie di indagine non distruttive sui beni culturali;
sviluppa le sue attività in cinque prevalenti aree di interesse: • Metodi e tecnologie del restauro architettonico • Strumenti, materiali e tecniche per la museografia e l’exhibition design • Diagnostica e conservazione • Tecnologie per il recupero e la conservazione del patrimonio paleontologico ed archeologico • Gestione e valorizzazione del patrimonio culturale;
persegue i seguenti principali obiettivi: • Sviluppo di servizi per le imprese legati all’attività di ricerca svolta • Iniziative di trasferimento tecnologico (brevetti, spin off, collaborazioni con imprese) • Realizzazione di un hub culturale quale soggetto organizzativo autonomo avente valenza propria e in grado di sostenersi economicamente in modo autonomo • Monitoraggio della realtà esistente a livello locale e regionale • Creazione di un sistema di relazioni con i soggetti imprenditoriali del territorio legati in particolare al settore culturale ed alle iniziative di tutela e valorizzazione del patrimonio
Responsabile Scientifico: Marcello Balzani Comitato Scientifico: Francesca Cappelletti, Fabio Donato, Rita Fabbri, Mauro Gambaccini, Gian Luca Garagnani, Carlo Peretto, Bendetto Sala, Carmela Vaccaro. Direttore Gestionale: Daniela Lambertini

tag:

UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it