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da: Kappalab Srl

Scoprire il Giappone attraverso i suoi protagonisti è un grande privilegio. È per questo che KAPPA FESTIVAL si pone già da questa prima edizione come punto di riferimento per tutti gli appassionati italiani. Il Sol Levante sarà svelato in ogni suo aspetto, dalla danza alla pittura, dalla cucina al fumetto, dalla fotografia all’illustrazione, dalla lirica al video feedback.
Avevamo già annunciato la presenza delle autrici di manga MARI YAMAZAKI (Thermae Romae) e KEIKO ICHIGUCHI (1945) e la partecipazione di NORIO SUGAWARA, presidente dell’associazione Kakeashi-no-kai, che si occupa di aiutare i sopravvissuti allo tsunami nel Tohoku, in Giappone.
Ma le sorprese non sono finite.

Ospite di KAPPA FESTIVAL sarà anche Yoshiko Noda – in arte YOCCI – che il pubblico della rivista “Internazionale” ben conosce. Illustratrice dalla sensibilità innata per le piccole cose, YOCCI incanta il pubblico con i suoi delicati disegni. Ha vinto numerosi premi e i suoi lavori sono stati esposti in Italia e in Giappone. Scopriremo il suo spontaneo punto di vista su tutto ciò che la colpisce dell’Italia e che riversa nei suoi lavori.

Pittura, video e fotografia saranno presenti al festival grazie a un’ospite d’eccezione: l’artista contemporanea YUMI KARASUMARU. Dagli inizi degli anni Novanta, la sua ricerca si sviluppa parallelamente tra immagine pittorica e performance, perseguendo un’intensa indagine culturale che riguarda il rapporto tra presente e passato del suo paese d’origine. Nei suoi dipinti, come nelle performance (applauditissima lo scorso anno ad Arte Fiera, Bologna) questa straordinaria artista esplora la storia e lo spirito di un popolo sospeso tra tradizione e avvenire. Sarà lei a svelarci il lato oscuro del Giappone!

Grazie a una collaborazione con Circolo Arci Zuni e ARCI Ferrara entra nel programma di KAPPA FESTIVAL anche lo spettacolo Guitar Sounds Multimedia Performance. La performance prende le mosse dalla sonorizzazione di Schneider TM (pseudonimo di Dirk Dresselhaus, musicista berlinese ex membro di numerose band indie-rock tedesche) che, insieme alla danza di TOMOKO NAKASATO, viene simultaneamente filmata e riproiettata da TAKEHITO KOGANEZAWA, generando un “feedback video” che interagisce con la musica e il movimento. Il risultato è una forma interdisciplinare di modulazione concentrica: la musica influenza la danza e il movimento; la danza e il movimento intervengono a loro volta sulle riproduzioni in video, e queste ultime si ripercuotono sulla danza e sulla musica, e così via.

Grazie a una collaborazione con You&Tea avremo inoltre il piacere di ospitare la soprano CHISAKO MIYASHITA in un concerto davvero speciale: canzoni evergreen giapponesi si daranno la staffetta con brani della scuola partenopea, da Santa Lucia a O sole mio, a I’ te vurria vasà, in lingua giapponese e napoletano.

KAPPA FESTIVAL è ideato e organizzato da KAPPALAB, ossia dal gruppo noto come Kappa boys che ha portato il manga in Italia e che da venticinque anni promuove la cultura giapponese nel nostro paese attraverso pubblicazioni, incontri ed eventi dedicati.
In collaborazione con POP DESIGN STORE, via de’ Romei 19A, Ferrara.

La manifestazione gode inoltre del Patrocinio della Provincia e del Comune di Ferrara, di Visit Ferrara e della partnership di esercenti, ristoratori e albergatori del territorio.

KAPPA FESTIVAL – IL GIAPPONE A FERRARA
Castello Estense di Ferrara
Venerdì 5 dicembre 2014 dalle ore 15.00 alle 19.30
Sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre 2013 dalle ore 10.00 alle 19.30

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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