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Comunicato stampa Ferrara Film Festival.

Nuovo ciak per la sesta edizione del Ferrara Film Festival – dal 29 maggio al 6 giugno 2021. Primo festival del cinema in Italia a svolgersi in presenza Mike Newell e Alessandro Haber tra gli ospiti della manifestazione.

Dopo gli importanti appuntamenti organizzati all’interno delle precedenti edizioni, il Ferrara Film Festival 2021 rinnova il rapporto con la grande cinematografia mondiale e torna a illuminare il proprio red carpet con il Dragone d’Oro alla carriera internazionale al regista britannico Mike Newell.

La cerimonia di consegna del premio avverrà nella suggestiva cornice del Castello Estense a partire dalle ore 20 di sabato 6 giugno, giornata conclusiva della manifestazione in cui verranno assegnati anche i Golden Dragon Awards alle opere vincitrici tra le trentatré in concorso al festival (per avere informazioni più dettagliate sulle opere consultare il link https://www.ferrarafilmfestival.com/nominations.html).

Tra i più noti al mondo nel suo ruolo, dietro alla macchina da presa, Newell può contare la regia di capolavori rimasti impressi nella storia del cinema come “Amore e Rabbia – The Good Father” (1985) con Anthony Hopkins, “Quattro Matrimoni e un Funerale” (1994) con Hugh Grant, “Donnie Brasco” (1997) con Johnny Depp e Al Pacino, “Mona Lisa Smile” (2003) con Julia Roberts, “Harry Potter e il Calice di Fuoco” (2005) con Daniel Radcliffe ed Emma Watson e “Prince of Persia” (2010) con Jake Gyllenhaal e Ben Kingsley.

“Sarà un grande onore – ha commentato soddisfatto Maximilian Law, direttore del Ferrara Film Festival – assegnare il premio alla carriera a un regista come Mike Newell, che ha segnato la storia del cinema mondiale. Riscoprire i suoi classici, con una retrospettiva creata ad hoc, è un qualcosa che desideravo fare da tempo all’interno del programma. Oltretutto, svolgere la cerimonia dei Golden Dragon Awards, per la prima volta in assoluto, al Castello Estense, sarà un’emozione grandissima”.

Per l’occasione, il Ferrara Film Festival organizzerà una retrospettiva con proiezioni speciali di cinque delle sue principali opere, ovvero “Mona Lisa Smile”, “Donnie Brasco”, “Quattro Matrimoni e un Funerale”, “Ballando con uno Sconosciuto” e “Un Incantevole Aprile”, con ospiti e protagonisti d’eccezione che si alterneranno per tutta la durata della kermesse.

Tra questi ci sarà anche Alessandro Haber che, dopo aver ricevuto il premio alla carriera lo scorso anno, tornerà nuovamente a Ferrara per presiedere la cerimonia di apertura della manifestazione, proiettando anche un cortometraggio sul tema Covid da lui diretto, in programma sabato 29 maggio alle 19 presso il Cinepark Apollo di piazza Carbone 35.

A seguire, sempre nella stessa serata, il sipario sulla sesta edizione si alzerà poi ufficialmente con la première italiana del film fuori concorso “Songbird” (2021) prodotto da Michael Bay (“Armageddon” e “Transformers”) e diretto da Adam Mason con un cast internazionale tra cui Demi Moore e Peter Stormare, primo spettacolo di un programma che nei giorni successivi, dal 29 maggio al 6 giugno, si rivelerà sempre più ricco e prestigioso per il pubblico (per avere informazioni più dettagliate sul programma consultare il link https://www.ferrarafilmfestival.com/filmprogram.html).

Il programma del Festival includerà, come di consueto, prime europee, italiane e mondiali, tutte proiettate al Cinepark Apollo di Ferrara che, con l’occasione, e dopo sette mesi di chiusura, verrà allestito in maniera speciale per il Festival. Il calendario sarà arricchito con eventi a tema cinematografico, un galà di beneficenza, un talk show e molti altri appuntamenti sparsi in tutta la città.

I biglietti per accedere in sala potranno essere acquistati online e/o direttamente al cinema Cinepark Apollo a partire dal 20 maggio. Ogni spettacolo includerà un cortometraggio seguito da un lungometraggio. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, se non diversamente indicato.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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