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Da: Cna Ferrara

Marco Mazzoni, nuovo responsabile Cna delle Sedi di Bondeno, Poggio Renatico e Vigarano Mainarda. Poco meno di 500 le imprese associate, operanti nei settori della produzione, delle costruzioni e dei servizi.
Incontreremo i sindaci per concordare scelte
a favore dello sviluppo delle imprese locali
Marco Mazzoni, 37 anni, è il nuovo responsabile delle sedi Cna di Bondeno, Poggio Renatico e Vigarano Mainarda, in sostituzione di Enrico Zappaterra, che segue attualmente la sede di Comacchio. In precedenza, Mazzoni si è occupato precedentemente di ambiente e sicurezza per l’Associazione e ora questo nuovo incarico, che coglie come una opportunità importante di crescita personale. Agli uffici Cna di Bondeno, Vigarano Mainarda e Poggio Renatico fanno capo poco meno di 500 imprese, distribuite tra diversi settori di attività, dei servizi (25%), della produzione (23%), delle costruzioni (14%), installazione e impianti (12%), alimentare (8%) e comunicazione (5%).
“Mi trovo a vivere una nuova dimensione di lavoro, che mi consente una visuale a 360 gradi sulla realtà delle nostre imprese. La fase economica odierna è, in verità, ancora complessa e le aziende faticano a rilanciare la propria attività. Ad esse, dobbiamo saper offrire risposte efficaci”. Tra i terreni principali, quello del confronto e della collaborazione con le Amministrazioni locali per la definizione di politiche di sostegno allo sviluppo delle imprese, con l’obiettivo di realizzare un ambiente più favorevole alla loro crescita.
“Le imprese sono gravate da vincoli pesanti, che dipendono in gran parte da politiche di carattere nazionale. Ma, siamo convinti che, anche nel nostro territorio, sia non solo possibile, ma necessario aiutare concretamente il lavoro delle imprese adottando misure di alleggerimento del peso fiscale, di semplificazione burocratica, a partire ad esempio dalla armonizzazione dei regolamenti comunali. Un percorso che, come abbiamo più volte auspicato, può trovare una forte accelerazione attraverso il processo di aggregazione dei Comuni dell’Alto Ferrarese. L’Unione tra Mirabello e S. Agostino non può che essere un punto di partenza”.
Nelle prossime settimane, l’Associazione chiederà incontri ai sindaci dei tre Comuni, mettendo al centro proprio questi temi. “Il dialogo con le istituzioni locali è sempre stato costruttivo – precisa Mazzoni – e non abbiamo fatto mancare il nostro appoggio a scelte giuste, come quella approvata recentemente dal Comune di Bondeno, con il bando a sostegno dei giovani imprenditori che, a nostro parere, può essere adottato anche in altri Comuni. Certo, proseguiremo in questa direzione, nell’intento di migliorare le condizioni in cui le nostre imprese si trovano ad operare, consapevoli che dal loro sviluppo la comunità locale non possa che trarne beneficio”.

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CNA FERRARA


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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