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Da: Camera di Commercio Ferrara

Govoni: “Le startup innovative contribuiscono a promuovere il collegamento tra ricerca e impresa e rappresentano una grande opportunità di affermazione professionale per tanti giovani di talento”
Camera di commercio: tutto pronto per il via del nuovo servizio per la nascita delle start up innovative con l’assistenza qualificata dell’ufficio del registro delle imprese

Tutto pronto per l’avvio, nel prossimo mese di settembre, del nuovo servizio della Camera di commercio per la nascita delle startup innovative con l’assistenza qualificata dell’ufficio del Registro delle imprese. Una ulteriore opportunità che consentirà – rispetto alla procedura on-line – di interloquire direttamente con il Conservatore del Registro che si farà carico anche degli oneri di registrazione all’agenzia delle entrate e degli accertamenti in materia di antiriciclaggio. Nel giro di poche decine di minuti, dunque, si potrà “far nascere” la nuova impresa.

Il servizio messo a punto dall’Ente di Largo Castello anticipa molti dei contenuti della nuova direttiva UE 2017/1132 avente l’obiettivo primario di coordinare le garanzie per soci e terzi ed assicurare tutele equivalenti in tutti gli Stati membri.

“Le startup innovative contribuiscono a promuovere il collegamento tra ricerca e impresa e rappresentano una grande opportunità di affermazione professionale per tanti giovani di talento”, ha sottolineato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni. “La Camera di Ferrara, per volontà della Giunta, da tempo è impegnata per creare le condizioni necessarie alla diffusione dell’innovazione, fattore essenziale per la competitività delle imprese”.

Le Startup Innovative sono società di capitali che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”. Dal 20 Luglio 2016 per costituire una startup innovativa in forma di società a responsabilità limitata i contraenti possono redigere un atto pubblico e firmarlo digitalmente in conformità al modello standard tipizzato. Con il nuovo servizio, la Camera di commercio supporterà, dunque, gli imprenditori nella stesura di Atto e Statuto, verificando la correttezza di quanto dichiarato e assolvendo ai successivi adempimenti obbligatori per loro conto, secondo quanto stabilito dall’articolo 25 del CAD (Codice Amministrazione Digitale).

A Ferrara, circa il 33% delle neo imprese innovative svolge attività professionali scientifiche e tecniche, il 30% servizi d’informazione e comunicazione, il 24% opera nei settori dell’industria in senso stretto (su tutti, fabbricazione di macchine e apparecchiature 33%), il 5% opera in attività di raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti, un altro 5% nei lavori di costruzione specializzati e il 2% nei servizi alle imprese. Esse si concentrano principalmente nel comune capoluogo (61%, molte delle quali a poca distanza dai laboratori dell’Università), il resto (34%) si distribuisce fra l’alto e il medio ferrarese e un 5% nel basso ferrarese. Le start up in rosa, infine, sono 8 di cui 5 formate esclusivamente da donne.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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