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Ufficio Stampa Nursing Up.

DL Sostegni, Nursing Up: con la libera professione e l’allargamento del piano vaccini agli infermieri dipendenti sparisce il legame con le procedure delle agenzie interinali legate al bando Arcuri.

De Palma: «Ci è stata data ampia rassicurazione, che qualsiasi possibile riferimento alle agenzie, con il comma 460, sul quale ci siamo messi di traverso, non farà parte del testo definitivo ed ufficiale. Attendiamo di poter visionare la versione aggiornata». 

«Intendiamo tuttavia intervenire pubblicamente in merito a una questione oggetto del Decreto Sostegni sui cui abbiamo riscontrato notevoli criticità. I farmacisti potranno vaccinare dopo un semplice corso on line, agli infermieri “con tanto di laurea ed esperienza sul campo” viene chiesta la supervisione di un medico? Ci chiediamo se sulla questione, che consideriamo molto delicata, sia intervenuta o meno la FNOPI, ed invitiamo pubblicamente il Ministro ad una serena ma determinata riflessione su questa palese incongruenza.

ROMA 22 MAR 2021 – «Con l’approvazione del Decreto Sostegni, da parte del Consiglio dei Ministri, e l’allargamento tanto atteso del piano vaccini agli infermieri dipendenti, grazie all’eliminazione del vincolo di esclusività, si aprono nuove concrete possibilità di crescita per la nostra categoria.

Nelle ore concitate della pubblicazione delle ultimo versione del testo, e’ emersa  la criticità del comma 460, che faceva riferimento ancora alle agenzie interinali legate con il bando Arcuri. Per settimane abbiamo urlato ai quattro venti che si trattava di soldi buttati al vento e le scarsissime risposte arrivate da parte degli infermieri alle proposte delle agenzie hanno confermato l’inutilità della proposta dell’ex Commissario. Ora siamo contenti che anche il Ministro della Salute si sia accorto, nei momenti finali della stesura del Decreto, del grave errore in cui saremmo incorsi includendo il comma 460 nel DL Sostegni».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

Ci è stata data, in tal senso, ampia rassicurazione che, nonostante al momento circoli ancora in rete la versione del Decreto con all’interno questo riferimento, il comma 460 e quindi qualsiasi vincolo con la fallimentare gestione di Arcuri è stato eliminato.

Non abbiamo motivo di dubitare che il Ministro Speranza, ancora una volta, manterrà fede al suo impegno e attendiamo di vedere la versione ulteriormente aggiornata del Decreto, che, lo ricordiamo, rende immediatamente disponibili le risorse delle prestazioni aggiuntive per gli infermieri che abbiamo tanto lottato per averle in finanziaria.

Come sempre rimaniamo vigili su quanto accade nel mondo infermieristico, come è modus operandi del nostro sindacato e ci faremo sentire, presso il Governo, affinchè la libera professione sia allargata a tutti gli operatori sanitari e non sia solo un provvedimento pro tempore legato al piano vaccini e all’emergenza del momento».

«Intendiamo tuttavia intervenire pubblicamente in merito a una questione oggetto del Decreto Sostegni sui cui abbiamo riscontrato notevoli criticità. I farmacisti potranno vaccinare dopo un semplice corso on line, agli infermieri “con tanto di laurea ed esperienza sul campo” viene chiesta la supervisione di un medico? Ci chiediamo se sulla questione, che consideriamo molto delicata, sia intervenuta o meno la FNOPI, ed invitiamo pubblicamente il Ministro ad una serena ma determinata riflessione su questa palese incongruenza».

 

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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