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Da Tper

A decorrere da domenica 11 giugno su alcune linee ferroviarie della rete regionale saranno apportate modifiche ai servizi. In questi giorni, alle fermate e stazioni delle linee, è in corso l’affissione di avvisi al pubblico evidenzianti le variazioni.
Tutti gli orari aggiornati sono già consultabili anche online sul sito di Tper accedendo al link www.tper.it/11giugno o consultando la sezione “Percorsi e Orari”, impostando la ricerca per la data d’interesse.
Nel dettaglio di ogni linea, le principali modifiche attive dall’11 giugno:

LINEE REGGIO EMILIA – SASSUOLO e REGGIO EMILIA – GUASTALLA:
Dall’11 giugno la circolazione ferroviaria è sospesa per lavori programmati di manutenzione straordinaria dell’infrastruttura; i treni sono sostituiti da servizi di bus.

LINEA REGGIO EMILIA – CIANO D’ENZA:
Sono stati regolarizzati gli orari di alcuni bus sostitutivi.

LINEA MODENA – SASSUOLO:
E’ istituito il nuovo servizio nei giorni festivi con 6 treni, 3 per direzione di marcia.
A partire dall’8 giugno e fino al termine dei lavori di manutenzione del marciapiede, la fermata ferroviaria di Casinalbo è disabilitata al servizio viaggiatori.

LINEA SUZZARA – FERRARA:
Su richiesta dell’utenza, è apportata una modifica di orario e periodicità del treno 90239, allo scopo di favorire le coincidenze dei pendolari provenienti da Parma e diretti a Ferrara. Questo provvedimento comporta modifiche minori anche ai treni 90237 – 90243 – 90242 – 90244.
Modificato l’orario della Freccia Orobica: treni 1770 e 1771.
Regolarizzato l’orario dei bus 95412, 95411 e dei bus festivi nella tratta Ferrara-Sermide.
La circolazione ferroviaria sarà sospesa dal 6 al 27 agosto tra Suzzara e Poggio Rusco. In tale periodo, il servizio sulla tratta oggetto di lavori sarà svolto con bus sostitutivi.

LINEA FERRARA – CODIGORO:
I bus Ostellato-Ferrara 95318 e 95319 in vigore fino al 10/06 sono cancellati nel periodo estivo, così come i treni 6331 e 6330, entrambi sulla relazione Ferrara-Dogato, a seguito della sospensione del servizio sulla linea Portomaggiore-Dogato.
Modificati gli orari dei treni 6371-6377-11502-11584.

LINEA PORTOMAGGIORE – DOGATO:
Il servizio è sospeso

LINEA PARMA – SUZZARA:
Dall’11 giugno al 9 settembre, sostituzione con bus del treno 11190

LINEA BOLOGNA – PORTOMAGGIORE:
Al fine di regolarizzare il servizio, viene modificata la percorrenza dei bus da Molinella a Portomaggiore, portandola a 20 minuti.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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