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​da: ufficio stampa Ente Palio di Ferrara

Si è tenuta questa mattina, nella Sala degli Arazzi della Residenza Comunale, la presentazione del programma 2016 del Palio di Ferrara e di tutte le iniziative ad esso collegate. Sia il presidente dell’Ente Palio, Alessandro Fortini che l’Assessore con delega al Palio, Aldo Modonesi, hanno espresso il loro compiacimento per l’impegno ed i risultati ottenuti grazie al lavoro di centinaia di appartenenti alle contrade ferraresi ed alla Corte Ducale. Il programma di quest’edizione del Palio risulta essere decisamente ricco e pieno di iniziative che si protrarranno ben oltre il mese di maggio. Questo in ragione delle celebrazioni dei 500 anni dalla prima pubblicazione de “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, avvenuta proprio a Ferrara il 22 aprile 1516. Oltre agli omaggi al Duca, che partiranno la mattina di domenica 6 marzo, presso il cortile del Castello Estense dove avrà luogo uno spettacolo a cura della Contrada di San Giorgio, il programma prevede, come da tradizione, la Benedizione dei Palii, l’Offerta dei Ceri e l’iscrizione delle contrade alle corse del Palio che avranno luogo sabato 7 maggio e, a seguire, domenica 8 maggio i Giochi giovanili delle Bandiere, sabato 14 e domenica 15 maggio le Gare degli antichi giochi delle bandiere estensi, sabato 21 maggio il “Magnifico Corteo” e domenica 29 maggio, dopo le prove obbligatorie dei cavalli che si svolgeranno nei due giorni precedenti, sarà la volta del Palio di Ferrara, con le sue 4 corse. Ma il Palio, come già anticipato, non finisce qui e continua dopo la pausa estiva con altri eventi a cura delle contrade e della Corte Ducale, dedicati a Ludovico Ariosto. Durante la conferenza si è avuta anche conferma della candidatura della città di Ferrara ad ospitare i prossimi Campionati Giovanili della Bandiera edizione 2016 della FISB – Federazione Italiana Sbandieratori. Alessandro Fortini ha voluto esprimere, a nome suo e degli appartenenti alle contrade ed alla Corte Ducale, un forte ringraziamento alla Cassa di Risparmio di Cento, “main sponsor” del Palio di Ferrara, senza il cui prezioso supporto non sarebbe stato possibile realizzare i grandi progetti legati al Palio più antico del mondo. Presente alla conferenza il dott. Carlo Malaguti, Direttore commerciale della Cassa di Risparmio di Cento che ha espresso la grande vicinanza al Palio dell’istituto da lui rappresentato attestando che “La Cassa di Risparmio di Cento si conferma al fianco del Palio di Ferrara anche per l’edizione 2016.” – “A partire dal 2014, quando insieme all’Ente Palio abbiamo sottoscritto un contratto di collaborazione pluriennale, ci siamo impegnati nel sostenere questa manifestazione e tutto il contesto ad essa collegato. Siamo pronti
ad offrire soluzioni innovative e su misura per le esigenze delle famiglie.”
Quest’edizione del Palio di Ferrara si prospetta dunque come una delle più belle ed importanti nella storia della città di Ferrara. Per restare aggiornati sulle iniziative è possibile visitare il sito www.paliodiferrara.it.

Clicca qui per vedere il programma 2016.

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ENTE PALIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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