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Da Ascom Ferrara

E Palio sia: scatta dal 13 maggio la il torneo più antico del mondo e questa volta avrà una sua vetrina proprio in una trentina di attività e pubblici esercizi aderenti ad Ascom. A presentare Palio in Vetrina – prima edizione – l’assessore Aldo Modonesi delegato del Comune a seguire tutte le vicende del Palio che ha voluto ringraziare: “I Commercianti del centro, Ascom ed ovviamente i bravi IgersFerrara che hanno organizzato un progetto che valorizza la nostra Città e nel contempo ha la funzione di arricchire il già vasto ventaglio di iniziative che caratterizzano il Palio edizione 2017. Un’iniziativa che vede gli Igers sempre attenti a questo territorio ed alle sue caratteristiche”.
Dal canto suo Stefano di Brindisi presidente dell’ Ente Palio non può che commentare favorevolmente l’iniziativa: “Sono molto contento dell’iniziativa alla sua prima edizione che vede il felice connubio tra Palio, Igers e mondo del Commercio grazie ad Ascom, E’ un modo per fermare nel tempo e nella bellezza di uno scatto i momenti più belli del Palio. Quest’iniziativa e la sua collaborazione tra associazioni è l’essenza stessa del Palio. E l’auspicio per la prossima edizione del 2018, la 50a ininterrotta dell’era moderna e di vedere incrementare le attività che aderiranno in questo spirito di collaborazione”
Il progetto è stata voluta da IgersFerrara sempre attivi nella valorizzazione della città e del suo territorio: “L’idea del Palio in vetrina nasce direttamente da noi del team IgersFerrara – spiega la portavoce Veronica Villani – che quotidianamente gestiamo una community dedita alla promozione del territorio di Ferrara e provincia attraverso l’uso di Instagram, il più importante social network basato sulla fotografia. Nelle nostre attività supportiamo diversi eventi del territorio e con l’Ente Palio collaboriamo fin dal 2014 tramite il lancio di challenge fotografici a tema, tanto che in 3 anni sono state pubblicate più di 1800 immagini tra sbandieratori, musici, sfilata storica e gare finali. Abbiamo unito la nostra passione e esperienza di community, una convenzione di cui beneficiamo a livello nazionale come Associazione Igersitalia con il partner Rikorda.it e, cosa più importante, il materiale pubblicato dai nostri followers (ad oggi più di 8900) su Instagram. Abbiamo ritenuto che questi scatti non dovessero rimanere confinati nel mondo virtuale dell’app, ma stampati e resi fruibili al pubblico, ai cittadini e ai turisti. Il coinvolgimento degli esercizi commerciali del centro storico per l’esposizione delle stampe è stato possibile solo grazie alla collaborazione con Ascom e Comune di Ferrara”. “Il palio in vetrina – commenta a conclusione Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – salda ancora di più il rapporto unico ed esclusivo tra la Città ed il Commercio e in particolare con l’ identità e la tradizione più forte che accomuna Ferrara nelle sue radici più vere. Non potevamo non essere presenti in questa iniziativa con una prima pattuglia di oltre trenta attività. segnalate da un apposita locandina”.
Il progetto vedrà predisporre all’interno delle vetrine quattro scatti (dimensioni dei singoli cartoncini 20 x 20 cm) realizzati da autori vari che hanno immortalato su Instagram – il Social per eccellenza delle foto – i momenti più significativi e suggestivi del Palio dal 2014 al 2016. Le foto rimarranno saranno visibili fino al prossimo 28 maggio.
Dunque lunga vita al Palio

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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