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da: Redazione A.s.d. Ferrara United

Prima amichevole in casa per lo United Ferrara contro il felsinei del Bologna United che militano nel campionato di A1 e saranno i prossimi avversari dell’ Estense, l’altra squadra di Ferrara.

Mercoledì 7 ottobre, presso il Pala-Boschetto, si è disputata un’amichevole di lusso tutto targato United, a far visita la squadra ferrarese per la sua prima uscita casalinga, sono stati invitati i Bolognesi accettando l’invito sapendo della qualità della formazione di Ribaudo, con un risultato alquanto strepitoso, terminato con un pareggio di 29 a 29 dove i ferraresi conducevano di un punto alla fine del primo tempo.
Cera molta curiosità nel vedere questa nuova squadra e anche i pubblico non ha fatto mancare la sua presenza.
La partita parte sul filo dell’equilibrio con un ritmo decisamente alto; Ferrara inizia molto bene in attacco dove la palla gira veloce che permette a i terzini di essere precisi nelle conclusioni; Complice delle buone individualità dei Bolognesi la difesa arranca ma alla distanza prende le misure per poi chiudere bene gli spazi costringendo gli ospiti a tiri forzati.
Si chiude il primo tempo con una lunghezza di vantaggio per il Ferrara United, il secondo tempo riprende con un Bologna che impone un importante break portandosi sul più 5. Il ritmo della squadra dell’ intramontabile Beppe Tedesco sembra essere aumentato mentre Ferrara sembra accusare un po’ di stanchezza e perde in lucidità.
Siede in cattedra Scalabrin e non permette più agli ospiti di segnare così lo United Ferrara si rifà sotto al Bologna, recupera palloni ed organizza buone manovre di attacco per poi pareggiare allo scadere del triplice fischio.
Nonostante al Bologna mancassero alcuni giocatori non ha comunque sottovalutato l’ impegno, mentre Ferrara ha dimostrato di aver fatto passi avanti in attacco dove la manovra è stata per buona parte dell’incontro ben organizzata e intensa rispetto all’ultima uscita e dove in difesa può contare su due portieri importanti “Eddy e Franz”.
Questa è la formazione che è scesa in campo: Maranini, Scalabrin, Sgargetta C., Garani, Succi, Alberino, Castaldi, Hristov, Montanari, Giovanardi M., Gherardo, Zanella, Battaglia, Ferretti, Braiato, Rendine.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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