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Da Ufficio stampa SEC s.p.a.

In Emilia Romagna il Centro Diagnostico Italiano sarà presente con il suo poliambulatorio mobile nelle tappe di Imola e Ferrara
L’iniziativa, chiamata “Giro della salute”, offrirà test gratuiti per la diagnosi rapida dell’epatite C, la misurazione dell’emoglobina glicata per il monitoraggio del diabete e della protrombina (PTT) per la coagulazione del sangue

Milano, 15 maggio 2018 – Il Centro Diagnostico Italiano seguirà per il secondo anno la carovana del 101° Giro d’Italia con il “Giro della salute”: dall’8 al 27 maggio un camper del CDI, adibito a poliambulatorio, offrirà la possibilità di eseguire gratuitamente il test salivare a risposta rapida per la diagnosi dell’epatite C (HCV) e la misurazione su sangue capillare dell’emoglobina glicata per lo screening del diabete, e della coagulazione per la diagnosi dei disturbi dell’emostasi.

Di seguito l’indicazione del luogo e degli orari in cui sarà accessibile al pubblico il camper del Centro Diagnostico Italiano:

giovedì 17 maggio: Imola (BO), Autodromo Enzo Ferrari, dalle ore 13.00 alle 18.00 (arrivo)
venerdì 18 maggio: Ferrara, piazza Trento e Trieste, dalle ore 9.35 alle 13.25 (partenza)

Secondo i dati dell’Associazione EpaC sono almeno 300.000 in Italia i pazienti portatori cronici del virus dell’epatite C, a questi si deve aggiungere il “sommerso” ovvero la quota di malattia non diagnosticata per assenza di sintomatologia clinica evidente o di diagnosi comprovata. Sono invece il 5,3% dell’intera popolazione, ovvero oltre 3 milioni e 200mila, le persone ad essere affette da diabete.[1]

La rinnovata partnership con il Giro d’Italia porterà il poliambulatorio mobile del Centro Diagnostico Italiano a realizzare il “Giro della salute”: attraversando piccoli e grandi centri in tutta Italia, CDI seguirà 18 tappe in 11 regioni – Sicilia, Calabria, Campania, Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna, Friuli, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Lazio – dando il suo contributo alla sfida lanciata dal Ministero della Salute per l’eradicazione dell’epatite C. Alcuni dati dimostrano infatti l’importanza della prevenzione e di una diagnosi precoce di questa patologia che, in virtù del “sommerso”, ovvero i casi non diagnosticati, è spesso difficile tenere sotto controllo.

Fulvio Ferrara, direttore del servizio integrato di medicina di laboratorio e anatomia patologica del Centro Diagnostico Italiano, dichiara: “Grazie alla collaborazione con il Giro d’Italia, il Centro Diagnostico Italiano continua il suo impegno per mettere al centro la prevenzione. Il ‘Giro della salute’ è una campagna di prevenzione e sensibilizzazione ‘on the road’ iniziata da tempo e che proseguirà in ulteriori occasioni nel corso dell’anno e che ci spinge ad avvicinarci alla popolazione per offrire un contributo significativo e concreto in un’ottica di strategia preventiva di tutela della salute. Nel 2017 abbiamo eseguito il test per l’emoglobina glicata su un totale di 445 soggetti di cui 235 di sesso maschile e 210 di sesso femminile. Di questi oltre il 14% aveva valori superiori alla norma, con uno sbilanciamento per il genere maschile (88%). Non solo, in quasi il 35% dei soggetti sono stati riscontrati valori di glicata compresi tra 5.5 e 5.8% molto vicini alla soglia critica del 6%, un dato importante per far capire alla popolazione quanto l’adozione di stili di vita salutari come la pratica sportiva possa essere il viatico per non superare quella soglia critica che potrebbe portare a incorrere in problemi più grandi. Questa è quindi una delle ragioni che, data l’esperienza dello scorso anno, ci ha convinto ad estendere per tutte le tappe in cui saremo presenti anche il test dell’emoglobina glicata”.

Lo scorso anno, in occasione della 100esima edizione del Giro d’Italia, il camper del “Giro della Salute” ha percorso circa 2.500 km e seguito 14 tappe della manifestazione, ha attraversato 9 regioni (Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto) effettuando oltre 1.500 test per diagnosi rapida dell’epatite C, del diabete e della coagulazione del sangue.

Il Centro Diagnostico Italiano è fornitore ufficiale del Giro d’Italia 2018 e il suo logo comparirà sulle divise del personale sanitario e sulle auto mediche che supporteranno i ciclisti durante la manifestazione.

Il diabete e l’epatite in Emilia Romagna
Secondo i dati Istat, in Emilia Romagna vi sono oltre 226.000 diabetici, conteggiando sia quelli di tipo 1 sia quelli di tipo 2: quasi il 5,1% della popolazione totale. Aggiungendo i pazienti non ancora diagnosticati, si stima che le persone interessate siano oltre 310.000.
Per quanto riguarda l’epatite C non esiste un registro ufficiale regionale per l’Emilia Romagna ma una pubblicazione di EpaC Onlus stima che in tutta Italia vi siano 300.000 persone infettate dal virus.

Test sulla saliva per la diagnosi dell’epatite C
Questo esame consiste in un semplice prelievo salivare che permette di individuare il virus dell’epatite C, chiamato HCV. Richiede un digiuno assoluto di almeno trenta minuti e offre una risposta in soli venti minuti; in caso di positività, i partecipanti all’iniziativa saranno indirizzati presso le strutture sanitarie competenti del territorio. Le cause principali della diffusione del virus dell’epatite C, oltre ai rapporti sessuali non protetti, sono le infezioni contratte per inadeguata sterilizzazione e per carenza d’igiene: piercing, tatuaggi, trattamenti estetici o un semplice intervento dal dentista in condizioni di rischio si possono trasformare in possibili occasioni di contagio. Dai 130 ai 210 milioni d’individui nel mondo presentano un’infezione cronica da virus dell’Epatite C tuttavia non è possibile definire un numero preciso; anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità è in grado di fornire solo stime di prevalenza dell’infezione. I dati relativi all’Europa occidentale indicano che circa lo 0,4-3% della popolazione a rischio è portatrice di infezione da HCV non diagnosticata.

Misurazione dell’emoglobina glicata nel sangue
È un test importante per il monitoraggio dello zucchero nel sangue attraverso un prelievo capillare (puntura sul dito): quando vi si accumula troppo glucosio, infatti, le proteine e in particolare l’emoglobina tendono a modificarsi legandosi a una molecola di zucchero.
Il test per l’emoglobina glicata è utilizzato per la diagnosi e il monitoraggio del diabete. L’emoglobina glicata è infatti espressione della glicemia media nel lungo periodo, non di un singolo momento, non è pertanto soggetta a variazioni acute (come l’alimentazione del giorno precedente o lo stress da esame) e non necessita quindi di un preventivo digiuno di almeno otto ore. Prima del prelievo di sangue, dunque, il paziente rimane libero di mangiare e bere secondo le proprie abitudini.

Test sulla coagulazione
Si tratta di un test su sangue capillare che permette di analizzare il meccanismo della coagulazione e la presenza di disturbi dell’emostasi: il processo che l’organismo utilizza per la formazione di coaguli di sangue utili a fermare il sanguinamento. Il test del tempo di tromboplastina parziale (PTT) congiuntamente al test del tempo di protrombina (PT) determinano che tutte le componenti del processo emostatico funzionino correttamente e siano presenti in quantità sufficiente per la normale formazione del coagulo.

Centro Diagnostico Italiano (CDI)
Il Centro Diagnostico Italiano è una struttura sanitaria a servizio completo orientata alla prevenzione, diagnosi e cura in regime ambulatoriale, di day hospital e day surgery nata a Milano nel 1975.
È presente sul territorio lombardo attraverso un network di 23 strutture, collocate a Milano, Corsico, Rho, Legnano, Cernusco sul Naviglio, Corteolona, Pavia e Varese. E’ certificata ISO9000 e dal 2006 la sede principale di via Saint Bon di Milano è accreditata dalla Joint Commission International.
CDI è accreditato con il SSN per le aree di laboratorio, imaging, medicina nucleare, radioterapia e visite specialistiche ambulatoriali. Dispone di un’area privata e di un’area a servizio delle aziende.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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