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da: organizzatori

“Sono un uomo dagli umori forti. Non sono un politico di quelli imbalsamati, alla Andreotti”. Con queste parole al culmine della sua popolarità si autodefinì Achille Occhetto, l’ultimo segretario del Partito Comunista Italiano (dal 1988) e il primo segretario del Partito Democratico della Sinistra (fino al 1994), ospite d’onore per l’avvio della prima edizione della rassegna letteraria Autori a Corte, che apre i battenti martedì 15 luglio a partire dalle ore 20, presso il Giardino delle Duchesse di via Garibaldi,6 a Ferrara. All’articolata parata culturale che si svolgerà in quattro appuntamenti tra luglio e agosto, promossa da Federico Felloni e Vincenzo Iannuzzo dell’associazione culturale Charles Bukowsky, patrocinata dal Comune di Ferrara, Unaway Hotel Occhiobello, Estense.com e in collaborazione con numerose aziende locali, l’autore si confronterà in una sorta di conversazione-spettacolo con il moderatore dell’incontro Sergio Gnudi – scrittore, poeta e manager – in cui si parlerà del suo ultimo libro: “La gioiosa macchina da guerra” (Editori Internazionali Riuniti), preceduto da una breve introduzione a cura di Paolo Frigani dell’Università di Ferrara ed Enzo De Mattei noto imprenditore e manager. Il 10 novembre del 1989 cade il muro di Berlino e Occhetto, dichiarando finita l’epoca storica della divisione del mondo in due blocchi contrapposti, incomincia a affermare che è giunto il momento di fare crollare anche il muro ideale che aveva diviso le forze democratiche e di sinistra della Resistenza. Due giorni dopo, in una celebrazione di partigiani alla Bolognina, lancia la “Svolta”. E con la “Svolta” l’idea del nuovo inizio della sinistra e di tutto il sistema politico italiano che segnerà, in questo modo, la fine storica del “centralismo democratico”. In questo libro-documento che affronta quello che l’autore definisce il “male oscuro” della sinistra, Occhetto svelerà quel che è avvenuto per comprendere quel che potrà avvenire. L’evento vedrà un prologo alle ore 20, denominato Antipasto d’autore, con una degustazione gratuita offerta dall’Hostaria dei Savonarola di Occhiobello e Il Borgo catering, seguito alle 20,30 dal saluto del vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Massimo Maisto. Successivamente (alle 20,40) inizio serata, che per l’occasione avrà come tematica: “Sport e corretta alimentazione”, con Davide Pelizzari life-coach e autore del libro Absolute Fitness, un interessante manuale che sintetizza i più sofisticati metodi utilizzati dai campioni, rielaborati per l’allenamento di noi tutti e la nutrizionista Elisa Pampolini che parlerà dell’approccio consapevole verso il cibo e l’ambiente, tematiche contenute nel libro La cucina degli avanzi, una raccolta di ricette, che utilizzano gli avanzi della cucina, proposte con stile e gusto nuovi. Intervisterà gli ospiti il direttore editoriale della Casa Editrice Este Edition; Riccardo Roversi. Alle 21,30 gran finale di serata con Achille Occhetto. Ingresso e degustazione gratuita,

info: 0532 1825598 (orario ufficio), 3929452716, www.este-edition.com o www.edizionilacarmelina.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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