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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Sonorità british che spaziano dal punk al brit pop fino al folk: è ai nastri di partenza la seconda edizione di Secret Garden (dal 30 maggio all’8 agosto, tredici serate di concerti presso lo spazio Grisù in viale Poledrelli a Ferrara). “Un’ occasione – spiegano all’unisono i promotori Davide Franchini e Daniele Benetti nonché titolari del british pub “il Molo” a Ferrara – per apprezzare da vicino le culture d’avanguardia di oltre Manica in un appuntamento sempre più internazionale che porterà in città tredici gruppi: otto britannici, uno rispettivamente dagli States, dall’Australia, dalla Francia e due dall’Italia”. Ad aprire le sonorità un gruppo storico il Fay Hallam Trinity, direttamente da York, che si esibirà venerdì prossimo (30 maggio alle ore 21,30 presso lo spazio Grisù). “E’ importante – invita a riflettere Matteo Musacci, presidente provinciale di Fipe – pensare a quest’evento in un ottica di delocalizzazzione: cioè come un pubblico esercizio possa spostarsi temporaneamente per valorizzare una porzione di tessuto urbano partecipando ad un evento che certamente convoglierà attenzione e curiosi. Senza dimenticare l’alta qualità della proposta delle birre artigianali del Molo coniugata ad una scelta di gruppi musicali di tutto rispetto”.
Tutti gli appuntamenti di Secret Garden – alla cui presentazione sono intervenuti l’assessore alla Cultura Massimo Maisto ed il referente di Grisù Fabrizio Casetti – sono presenti sul sito www.ilmololive.it – saranno preceduti da un band “spalla” sempre di matrice british che creerà l’atmosfera musicale giusta. Suoni e non solo: infatti dalle ore 19,00 saranno in funzione gli stands gastronomici e di degustazione delle birre artigianali con in ognuna delle tredici serate un maestro birraio diverso a proporre una degustazione d’eccellenza. E poi ancora, per la gioia dei collezionisti del vintage, l’immancabile mercatino del vinile dedicati ai “vecchi” dischi.
“Come Ascom Ferrara – spiega il direttore generale Davide Urban – sosteniamo un appuntamento che unisce la buona musica e la degustazione della birra artigianale che in questi anni anche nella nostra provincia ha avuto un eccellente sviluppo. Eventi come questi di spessore e che si svolgono in spazi urbani recuperati alla città possono servire a creare flussi di turisti e tutto questo sempre nell’ottica di promuovere Ferrara ed il suo centro storico nel suo complesso come centro commerciale naturale”.
Tra le novità assolute dell’edizione 2014 di Secret Garden il prossimo 2 giugno – a partire dalle ore 12,00 – il Festival della Birra Acida, il secondo in Italia: ossia una birra fermentata con metodi rigorosamente naturali oppure con lieviti speciali la cui unicità sarà illustrata (e soprattutto assaggiata) in un apposito laboratorio di approfondimento e degustazione condotto da un esperto del settore.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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