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da Regione Emilia Romagna

I contributi regionali erano destinati alla realizzazione di percorsi partecipativi in Emilia-Romagna. Poteva essere richiesto un massimo di 15 mila euro per progetto. Questi dovranno essere realizzati tra il prossimo settembre e la primavera 2018

Bologna. Circa 320 mila euro di contributi regionali per la realizzazione di percorsi partecipativi in Emilia-Romagna: è stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento regionale stabiliti dalla legge 3/2010 sulla Partecipazione. Dei 45 progetti che hanno ottenuto la necessaria certificazione di qualità, 29 sono quelli che otterranno il finanziamento che, ai sensi del bando, poteva essere richiesto per un massimo di 15 mila euro a progetto.
Il bando per l’erogazione dei contributi regionali agli enti locali a sostegno dei processi di partecipazione segue l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa del Programma di iniziative per la partecipazione, avvenuta lo scorso 21 marzo, e offre la possibilità a enti locali, associazioni e cittadini di presentare progetti volti a promuovere una maggiore inclusione nei processi decisionali di competenza delle istituzioni elettive.
Al bando hanno risposto in 49 soggetti, fra Comuni (35), Enti pubblici e soggetti privati (5 casi), con progetti che nella maggior parte dei casi sono riferiti a politiche di salvaguardia dell’ambiente e di pianificazione e sviluppo del territorio urbano, una delle priorità premianti individuate dalla Regione Emilia-Romagna.
Da Bologna, Modena e Ravenna le proposte più numerose
Sul bando si è attivato tutto il territorio regionale, sia capoluoghi di provincia che alcune piccole realtà con meno di 5 mila abitanti. Bologna, Modena e Ravenna le province che hanno presentato un maggior numero di proposte. Fra i Comuni proponenti 3 sono capoluoghi di provincia (Ferrara, Piacenza e Ravenna), 4 sono Comuni con meno di 5 mila abitanti (il più piccolo quest’anno è il comune di Sogliano al Rubicone (FC) con 3.195 abitanti) e due sono i Comuni nati da fusione. Interessante notare che nelle prime posizioni della graduatoria si sono collocate ben 5 Unioni di comuni (6 complessivamente presentate) e 1 Comune frutto di una fusione (di 2 presentati).
I processi partecipativi finanziati dovranno avere inizio entro settembre 2017 per concludersi entro la primavera dell’anno prossimo. /AA

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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