Skip to main content

Da: Sala Operativa Provinciale CRI Ferrara

Questo avrebbe dovuto essere un comunicato stampa pieno di numeri e informazioni tecniche, ma permettetemi di lasciarmi guidare dalle emozioni e provare a raccontarvi cosa ci sta dietro a questi dati.

Il camion imbocca l’autostrada, il magazzino viene chiuso e noi torniamo alla nostra quotidianità.
E’ un lunedì mattina come tanti altri ma per i Volontari CRI e della Protezione Civile di Ferrara è un giorno importante.

Oggi 12 dicembre 2016 è partito dal magazzino di via Marconi il camion, messo a disposizione dalla Sala Operativa Regionale CRI, che porterà a destinazione gli aiuti raccolti per i terremotati.
Destinazione: Polo Logistico CRI di Avezzano, il magazzino centralizzato vicino alle zone colpite dal Sisma dove la Croce Rossa fa convogliare gli aiuti raccolti per poi distribuirli nelle piccole realtà locali in base alle necessità. Perché non arrivino pannolini dove non ci sono neonati né scatolette di tonno per 10 persone dove la cucina prepara pasti per centinaia di sfollati.
Dentro a quel camion non ci sono solo aiuti per gli sfollati. C’è un pezzettino di Ferrara.
Ci sono 23 pallet che rappresentano la bontà d'animo e la solidarietà di più di un centinaio di persone, tra privati e associazioni, che hanno portato il loro piccolo aiuto per le popolazioni colpite dal sisma dei mesi scorsi.
Tanti piccoli aiuti che sommati hanno permesso di raccogliere 352 scatoloni di materiale (generi alimentari e per la cura della persona) che porteranno un po’ di sollievo a chi sta attraversando un momento di enorme difficoltà.
Peccato che negli scatoloni non abbiamo potuto mettere altro…nei giorni di apertura del magazzino i volontari che vi hanno lavorato hanno ricevuto anche tanti sorrisi da chi veniva a portare il proprio sacchetto di aiuti, manine emozionate di bimbi, sguardi di riconoscenza di adulti e associazioni cittadine.
E il carico del camion si è impreziosito di un contributo speciale proprio nelle ultime settimane.
La volontà di aiutare queste persone ha rotto l’automatismo di certe procedure giudiziarie e il
Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ferrara, grazie all’autorizzazione del Gip del Tribunale di Ferrara Monica Bighetti, ha consegnato alla CRI perchè arrivino alle vittime del sisma più di 1.100 capi di abbigliamento nuovi, risultato di un sequestro di merce contraffatta.
Alle attività del magazzino non ha lavorato solo Croce Rossa Italiana ma tutte le Associazioni di Protezione Civile di Ferrara, coordinate da Daniele Barbieri, che proprio nelle prossime settimane saranno impegnate nelle zone del sisma.

E’ stato un lavoro lungo, preciso e puntuale. Ogni bene conferito è stato registrato e imballato per tipologia e data di scadenza, rispettando gli standard di gestione dei magazzini.
Chi lavora nella Protezione Civile sa che la gestione degli aiuti è cosa delicata: non serve correre e partire in fretta e furia nei primi momenti dell’emergenza. Purtroppo l’esperienza ci insegna che queste sono emergenze che durano a lungo nel tempo ed è importante facilitare il lavoro dei magazzini centralizzati conferendo materiale ben organizzato ed etichettato, durevole per evitare gli sprechi.

La partenza di oggi è il risultato del lavoro di più di 50 Volontari CRI e delle Associazioni di PC che hanno lavorato nel magazzino e che hanno curato le procedure burocratiche dagli uffici.
Croce Rossa Italiana e le Associazioni di Protezione Civile ringraziano tutti i cittadini e i gruppi che hanno portato il loro contributo e i propri Volontari per l’instancabile lavoro svolto in questi mesi.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it