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da: ufficio stampa Cna Ferrara

E oggi, in cinque aziende gli studenti si mettono alla prova con “Imprenditori per un giorno. E, poi, scolaresche in visita a pmi della provincia. Creare un’impresa, ne vale la pena? I giovani si confrontano con gli imprenditori alle Giornate dell’Orientamento Cna

Non sono certo rimasti a scaldare le sedie i 150 studenti degli Istituti medi superiori che, ieri mattina, primo appuntamento delle Giornate di Orientamento all’impresa promosso dalla Cna di Ferrara, hanno affollato la sede provinciale dell’Associazione, animando i sei workshop tematici con imprenditori e consulenti aziendali, focalizzati su cosa significa oggi concretamente fare impresa.  Lo hanno sottolineato positivamente gli stessi protagonisti dei gruppi di lavoro inerenti i diversi settori di attività (meccanica e automazione, impiantistica, benessere ed estetica, economia, comunicazione e Ict, moda): molte le domande dei ragazzi, vivissima l’attenzione sui tanti aspetti attraverso cui si sviluppa un’attività imprenditoriale competitiva, di qualità e capace di stare sul mercato.

Ma il punto principale ha ruotato attorno alle motivazioni che servono per avviare un’impresa e se, in un contesto di grande difficoltà come quello attuale, sia veramente questa una strada possibile. “Vogliamo prospettare ai giovani una visione, cioè l’idea che il mondo della piccola e media impresa può essere il luogo del loro futuro professionale”, ha affermato il direttore provinciale della Cna Corradino Merli, in apertura dei lavori della mattinata. “Mettiamo tutta la nostra buona volontà per essere al vostro fianco, se vorrete imboccare questo percorso – ha poi aggiunto il presidente Cna Alberto Minarelli – nella convinzione che fare impresa è una scelta impegnativa, ma possibile e che soprattutto può riservare grandi soddisfazioni”.

Intanto, questa mattina sono in programma le visite di circa 600 studenti di Istituti medi superiori a 21 imprese eccellenti della nostra provincia. In cinque tra queste attività, sarà sperimentata l’iniziativa “Un giorno da imprenditori”: una intera mattinata nella quale i ragazzi, sulla base di un progetto di lavoro concordato tra impresa e scuola, si metteranno alla prova su alcuni degli aspetti pratici del fare impresa quotidiano. Una iniziativa, a cui la Cna intende dare seguito a partire dal prossimo anno scolastico, per fare sì che il rapporto scuola – impresa assuma un connotato meno episodico e più legato ad un percorso di conoscenza e di pratiche concordate insieme, con l’obiettivo di elevare il bagaglio di acquisizioni dei giovani, migliorandone l’accesso al mondo del lavoro e delle professioni. Ecco le imprese e le scuole protagoniste di “Un giorno da imprenditori”: Cpm (macchine automatiche – Portomaggiore) – Ipsia E. I° D’Este (Ferrara); Cromia Fx  (Portomaggiore – pittura e decorazioni artistiche su stoffa, pelle e altri materiali) – Ipsia E. I° D’Este (Ferrara); Hermes Moto di Capiluppi Hermes (riparazione moto e motori imbarcazioni – Cento) – Ipsia F.lli Taddia (Cento); Suono e Immagine srl (illuminazione, audio e video per eventi, montaggio palchi e strutture – Ferrara) – Istituto L. Einaudi (Ferrara) e Liceo Statale G. Carducci; Telestense (emittente tv – Ferrara) – Liceo Statale G. Carducci (Ferrara).

Queste le altre imprese e scuole che saranno protagoniste, nella mattinata di venerdì, di “Imprese aperte”: Cen.car (Cento) – Ipsia F.lli Taddia di Cento; Centro Nuoto Copparo – Istituto Guido Monaco (Codigoro); Cna Ferrara – Istituto d’Arte Dosso Dossi (Ferrara); Delphi International (Ferrara) – Ipssar O. Vergani (Ferrara); Elcos di Tagliati M. e C. snc (Argenta) – Polo scolastico Argenta – succursale Portomaggiore; Far srl (S.Agostino) – Ipsia F.lli Taddia; Hotel Europa (Ferrara) – Liceo Statale G. Carducci; Krifi srl (Ferrara) – Liceo Statale G. Carducci; Innova (Ferrara) – Ipsia E. I° D’Este; Iosco Cablaggi srl (Argenta) – Polo scolastico Argenta – succursale Portomaggiore; La Salani (Copparo) – Ipssar O. Vergani; Modelleria Meccanica Bonora (Ferrara) –  Istituto Bachelet; Pronesis (Ferrara) – Liceo Statale G. Carducci; Residenza Caterina srl (Ferrara) – Ipsia F.lli Taddia; Seba Srl (Cento) – Ispia F.lli Taddia; Tryeco 2.0 (Ferrara) – Ipsia E. I° D’Este.

 

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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