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Da Federmanager

Dopo la collaborazione con ZF di Ostellato, al via le docenze in aula.
L’alternanza scuola lavoro non è più una buona pratica ma bensì un obbligo per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, anche nei licei e consiste in una serie di esperienze educative, coprogettate dalla scuola con altri soggetti e istituzioni, finalizzata ad offrire agli studenti occasioni formative di alto e qualificato profilo.
Federmanager Ferrara, in qualità di associazione dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia, si è messa a disposizione delle scuole ferraresi e insieme all’Istituto Bachelet ha messo a punto un primo progetto pilota, che prevede la visita ad aziende del territorio e conferenze tematiche realizzate presso la sede scolastica con l’ausilio di manager iscritti e non a Federmanager.
La Prof.ssa Paola Zardi, Dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Bachelet, sottolinea l’importanza e la validità della collaborazione con Federmanager Ferrara. Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro, attuato attraverso visite aziendali e conferenze tematiche inerenti la gestione d’impresa, coordinato dalla Prof.ssa Maria Teresa Tagliani, docente di economia aziendale, mira infatti a creare una nuova modalità didattica e ad ampliare l’offerta formativa dell’Istituto. Consente inoltre di costruire un sistema stabile di rapporti tra scuola e mondo del lavoro, di sviluppare la cultura dell’imprenditorialità e di facilitare le scelte di orientamento dei giovani.
“E’ un progetto nel quale crediamo fermamente. Non dimentichiamo che proprio sull’alternanza scuola lavoro punta anche il piano nazionale Industry 4.0, ora Impresa 4.0 – sottolinea Giorgio Merlante, presidente di Federmanager Ferrara – tra le direttrici chiave, alla voce competenze, si parla appunto di diffondere la cultura I4.0 attraverso Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro.”
In quest’ottica Federmanager ha firmato lo scorso luglio un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: un Piano congiunto per stringere il legame tra mondo dell’istruzione e mondo dell’impresa attraverso la partecipazione diretta di manager e alte professionalità alle esperienze di alternanza scuola lavoro, con l’obiettivo di favorire l’orientamento al lavoro e l’acquisizione di competenze manageriali da parte delle giovani generazioni.
MIUR e Federmanager si sono impegnate a collaborare sui temi più attuali, concentrando le iniziative per la realizzazione del piano nazionale “industria 4.0” e, più in generale, per la Digital Transformation, non solo relativamente alle competenze riferite agli applicativi tecnologici ma anche alle principali skills manageriali che si riveleranno essenziali per guidare con successo il cambiamento industriale in atto.
“Come ha ricordato anche il presidente nazionale Stefano Cuzzilla in occasione della firma del protocollo d’intesa – prosegue Merlante – i nostri manager si propongono di fornire competenze ed esperienze ai ragazzi che si stanno avvicinando al mondo del lavoro e dell’impresa. Riteniamo che questo sia il modo più intelligente per realizzare nei fatti il passaggio di sapere tra le generazioni, uno strumento straordinario per consentire ai nostri giovani di fare scelte consapevoli per la propria carriera e utili per lo sviluppo di un’economia più competitiva e più responsabile”.
La prima azienda che ha aderito all’iniziativa è la ZF di San Giovanni di Ostellato, area Sipro, grazie all’impegno del Direttore delle Risorse Umane Luca Zaghi. Il percorso si è sviluppato prima con una lezione sull’organizzazione aziendale tenuta ai 50 studenti di due classi terze, indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, dal Responsabile Training e Comunicazione Marco Pusinanti ed è proseguito con le visite in azienda il 7 dicembre e il 23 gennaio.
La storia della ZF, legata a doppio filo a un percorso di ricerca e sviluppo, parte nel 1997, anno nel quale l’azienda viene fondata con il nome TRW e l’obiettivo di sviluppare sistemi automotive per il servo sterzo idraulico, anche se ben presto si indirizza verso nuovi prodotti innovativi. Oggi conta 370 addetti e ha seguito i destini della multinazionale di riferimento, la statunitense TRW – componenti elettrici per le automobili – acquisita nel 2015 dalla tedesca ZF, dando vita a un colosso della componentistica automotive con un fatturato di 35 miliardi di euro e 138.000 dipendenti.
“Delle province emiliane, Ferrara è certamente quella che ha maggiori opportunità di sviluppo e miglioramento, per dirla in chiave positiva. Potremmo esprimere il nostro potenziale attraverso la maggiore disponibilità di spazi produttivi e relative infrastrutture e disponibilità di risorse umane formate e proattive, rispetto alle altre province emiliane. Le risorse umane debbono tuttavia essere formate adeguatamente ma prima di tutto orientate ai fabbisogni delle aziende. Su questo punto molto c’è ancora da fare. Bisogna intervenire in due sensi: il primo deve vedere nell’orientamento il cardine della programmazione dei piani di studio. Ciò diminuendo l’onere a carico dei singoli istituti scolastici riguardo l’attività di orientamento-promozione dei propri percorsi formativi, ma cercando di creare un sistema integrato che da una parte recepisca i fabbisogni e li trasformi in percorsi efficaci, e dall’altra parte operi un’azione mirata di orientamento che si prefigga di declinare le vere potenzialità ed inclinazioni dei ragazzi verso gli sbocchi occupazionali reali dell’economia territoriale. Le esperienze di alternanza, se ben progettate e realizzate sono parte integrante del processo di avvicinamento della scuola al mondo del lavoro;vale la pena sottolineare che l’interpretazione che l’Istituto Bachelet sta dando a questa opportunità è decisamente positiva”.
“Nel corso del secondo quadrimestre – spiega Paolo Bassi, vicepresidente di Federmanager Ferrara e responsabile Alternanza Scuola Lavoro per l’associazione ferrarese – verranno realizzati una serie di interventi su tematiche, preventivamente concordate con i docenti, legate ad argomenti di interesse quali il marketing, il sistema qualità aziendale e l’approccio con il mondo del lavoro. Tra i temi trattati, come affrontare il colloquio di lavoro e come costruire il Curriculum Vitae perfetto”.

FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it

Informazioni stampa: Monica Dall’Olio – 335 470916 – monica.dallolio1@gmail.com

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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