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da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

L’iniziativa “clou” si terrà sabato 19 luglio, con un incontro dal titolo “Le riforme per l’Italia” a cui parteciperanno la Ministro alle Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi ed il Responsabile Enti Locali in Segreteria Nazionale PD Stefano Bonaccini.
La stessa sera, alle ore 21:00, si parlerà di giovani e lavoro con Filippo Taddei (Responsabile Economia nazionale PD), Patrizio Bianchi (Assessore al lavoro Regione Emilia-Romagna), Caterina Ferri (Assessore lavoro Comune di Ferrara) e Roberto Napoletano (Direttore de “Il sole 24 ore).
Il primo appuntamento, in ordine cronologico, si svolgerà giovedì 10 luglio alle ore 21 in cui si parlerà di cultura e lavoro con l’Assessore Massimo Maisto.
Successivamente, sabato 12 luglio alle ore 21, l’Assessore Regionale Carlo Lusenti interverrà in un incontro dal titolo “Il piano regionale della Sanità e della salute alla luce della spending review” assieme a Marilena Fabbri (Responsabile welfare PD E-R) e Marcella Zappaterra (Presidente Provincia di Ferrara).
Sempre sul tema sanità, martedì 15 sempre alle ore 21 si parlerà di Area Vasta con gli assessori alla sanità dei comuni di Ferrara (Sapigni), Bologna (Rizzo Nervo) e Imola (visani).
Mercoledì 16 si terrà l’intervista al Segretario Provinciale del PD di Ferrara Paolo Calvano e giovedì 17 dialogo-intervista al Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani ed al Sindaco di Bologna Virginio Merola. Entrambi gli appuntamenti si terranno alle ore 21.
Venerdì 18 luglio sempre alle ore 21 la Conferenza delle Donne del PD di Ferrara promuove un incontro sul tema maternità in cui interverranno Eleonora Mazzoni (Autrice del libro “Le difettose”), Corrado Melega (Coordinatore Percorso Nascita Regione Emilia-Romagna), Rita Ghedini (Senatrice PD). Moderatrice dell’incontro sarà Caterina Palmonari (Coordinatrice Provinciale Conferenza Donne PD Ferrara).
Infine, non mancherà il confronto sul tema Europa con un duplice appuntamento: domenica 20 luglio il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi e l’assessore al Bilancio del Comune di Ferrara Luigi Marattin, interverrano ad un incontro dal titolo “Le nuove politiche fiscali nell’Unione Europea a presidenza italiana”.
Lunedì 21 Lapo Pistelli (Viceministro Affari Esteri) e Benedetto Zacchiroli (Responsabile Esteri PD-ER) saranno intervistati da Sara Lorenzon (Ricercatrice UniFe) in un incontro dal titolo “Le nuove frontiere dell’Europa”.
Entrambi gli appuntamenti si terranno alle ore 21.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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