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Da: Comune

Polizia Locale: dotazione organica agosto 2019

In relazione a quanto pubblicato in dato odierna sulla stampa locale, il Comune di Comacchio intende precisare che il “Patto per la Sicurezza”, recentemente firmato in Prefettura, rappresenta un documento pensato per garantire standard di vivibilità e, appunto, sicurezza per i cittadini residenti e gli ospiti del litorale. Aspetti irrinunciabili a cui tutti i portatori di interesse dovrebbero ispirarsi.
Per dare concreata attuazione alle linee di intervento contenute nel Patto, sarà previsto un articolato sistema di interconnessione fra le forse in campo esistenti e nuove soluzioni che si andranno a dettagliare, tutto ciò con la dovuta attenzione al quadro normativo, nei tempi e nei modi da essa previsti.
Nell’incontro in Prefettura non è stato richiesto di istituire il quarto turno, ma di prevedere servizi mirati anche in orario serale e notturno così come avviene oramai da anni. Le previsioni del Patto per Comacchio Sicura saranno applicate gradualmente.

Ed è alla stessa normativa a cui gli Enti Istituzionali devono sempre attenersi: le assunzioni in itinere per implementare l’organico della Polizia Locale di Comacchio, per l’assunzione di una unità a tempo indeterminato part – time e di un ispettore PL a tempo indeterminato, hanno previsto i passaggi richiesti e, ad oggi, nove dei candidati già presenti nella graduatoria di riferimento, per la posizione part – time, hanno espresso un diniego. L’espletamento della procedura ha richiesto il necessario tempo tecnico. La copertura in organico del profilo di Ispettore della Polizia Locale sarà invece operativa dal prossimo mese di settembre.
In merito all’indennità di servizio esterno di 1,36 euro al giorno si rileva che la sua misura è stata concordata nel precedente CCDI 2018/2020, sottoscritto il 19/12/2018, senza alcuna previsione di revisione futura così come invece espressamente previsto per altri istituti normativi disciplinati sempre nel contratto decentrato. La parte pubblica potrebbe prendere in considerazione la proposta di rimodulazione ma le OO.SS. hanno presentato la comunicazione di sospensione di ogni attività di confronto e contrattazione, abbandonando la sala Consigliare ove si svolgeva l’incontro.

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COMUNE DI COMACCHIO


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Francesco Monini
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