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Da: Ufficio Stampa di Conservatorio di Università di Ferrara

Iscrizioni aperte fino al 10 febbraio per ‘Officina delle voci’, il nuovo laboratorio corale a cura di Michele Napolitano, docente di Direzione di coro e Composizione corale del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Il Conservatorio si apre alla città: possono partecipare, infatti, cantori esterni, come anche musicisti, insegnanti di musica, compositori, direttori di coro o di orchestra. Il progetto è proposto a Ferrara per la prima volta ed è un percorso continuativo, da gennaio a ottobre, che si concluderà con un concerto finale. Per informazioni contattare l’Ufficio Produzioni del Conservatorio Frescobaldi (produzioni@conservatorioferrara.it).

Il progetto. ‘Officina delle voci’ nasce con l’obiettivo di creare un laboratorio corale per lo studio e l’esecuzione in concerto di un repertorio corale di epoche e stili differenti. Il percorso vuole essere una preziosa occasione formativa a ‘tutto tondo’, per far approfondire ai coristi partecipanti un repertorio di brani a cappella e non, con l’opportunità di assistere al “dietro le quinte” della direzione, ovvero l’altra parte del percorso, denominato Officina dei Direttori (le cui iscrizioni sono già esaurite). “In un clima generale di scambio reciproco e di crescita collettiva – spiega il docente Michele Napolitano – tutti quanti diventano partecipi della costruzione (da qui, il nome di “Officina delle voci e dei direttori”) della crescita collettiva, non solo musicale, del gruppo, con l’idea di coltivare il piacere del ‘far musica assieme’”.

Destinatari. Il laboratorio è aperto a cantori, musicisti, insegnanti di musica, compositori, direttori di coro o d’orchestra, oltre che agli studenti già iscritti Conservatorio.

Costi. Per i partecipanti esterni il costo è di 50 euro per ‘Officina delle voci’, mentre per gli studenti interni al Conservatorio è gratuito. Per informazioni contattare l’Ufficio Produzioni (produzioni@conservatorioferrara.it). Verranno accolte iscrizioni fino al 10 febbraio. Per maggiori informazioni consultare il sito del Conservatorio Frescobaldi: www.consfe.it.

Le date. Fino a ottobre, nella sede del Conservatorio, gli incontri di Officina delle Voci saranno: il 5, 12 e 26 febbraio, l’11 marzo (ore 17.30-19.30), il 25 marzo, l’8 e il 22 aprile, il 6 e 20 maggio, il 10 giugno (ore 17.30-20), il 24 giugno, l’1 luglio, il 23 e 30 settembre, il 7 ottobre (ore 17.30-19.30).

Il docente. Michele Napolitano è direttore di coro, cantante e compositore. Si è diplomato in Musica corale e Direzione di coro al Conservatorio Martini di Bologna con Pier Paolo Scattolin e si è perfezionato con Ragnar Rasmussen al Conservatorio di Musica di Tromso (Norvegia). Nel 2006 ha studiato direzione e composizione al Conservatorio di Musica di Cracovia (Polonia), mentre al Conservatorio di Musica Venezze di Rovigo nel 2010 ha conseguito il Biennio di II livello in Composizione vocale e Direzione di coro. Nel 2003 si è laureato con lode al Dams Musica all’Università di Bologna. Ha insegnato nei conservatori di Como, Perugia, Cagliari e Potenza. Attualmente è docente di Composizione corale e Direzione di coro al Conservatorio di Musica Frescobaldi di Ferrara. È direttore e fondatore di Mikrokosmos, coro multietnico di Bologna, del Coro Ad Maiora, di Mikrokosmos dei Piccoli e di Mikrokosmos dei Giovani. Nel 2011 è stato scelto dall’Orchestra Mozart di Bologna (idea nata da Claudio Abbado) come direttore del Coro Papageno, formato da detenuti della casa circondariale della Dozza di Bologna e da coristi volontari esterni.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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