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Da: CSO Italy

Pera, il settore si prepara al rilancio. Sabato online il congresso su problematiche e prospettive

Oltre 500 iscritti all’appuntamento online di sabato 28 novembre dal titolo “Un anno da Futurpera, problematiche e prospettive”, organizzato dalla stessa Futurpera, da Ferrara Fiere Congressi, OI Pera e CSO Italy con il supporto del Comune di Ferrara insieme a Opera, Origine Group, Banca di Credito Cooperativo di Ravenna Forlì e Imola, BPER Banca, Agrofarma.
A un anno da Futurpera, il settore delle pere dunque si interroga e prepara il rilancio, dopo due annate che richiedono non solo una riflessione sul futuro ma anche una pronta reazione.
“Quello che serve oggi – commenta il presidente di CSO Italy Paolo Bruni, che introdurrà le relazioni tecniche e coordinerà successivamente una ricca tavola rotonda – è unità di intenti e chiarezza di prospettive. Alla parte politica dobbiamo dire che se oggi serve un vaccino contro il Covid e tutti lo stiamo aspettando, altrettanto, mutatis mutandis, è necessario per il settore della pera che è costretto a battersi contro parassiti e fitopatie come un soldato che vada alla guerra con la fionda. Se si esclude l’utilizzo di molecole indispensabili ad affrontare gravi problemi fitosanitari, si deve offrire ai produttori una valida alternativa, altrimenti la crisi della pericoltura italiana, che si concentra per il 70% in Emilia Romagna, non la si più fermare. Alla parte produttiva dobbiamo tuttavia ricordare che è l’unione che fa la forza e per questo proponiamo un grande progetto di valorizzazione dell’IGP su cui vanno trovate le necessarie convergenze da parte di tutti”.
Due i momenti in programma sabato: il convegno a partire dalle 9:45 e, a seguire, la tavola rotonda. Non mancherà il saluto del presidente di Ferrara Fiere Congressi Andrea Moretti, primo organizzatore, cui seguiranno le relazioni di Elisa Macchi, direttore CSO Italy, sulla situazione produttiva delle pere nel 2020 e sui danni produttivi ed economici derivanti dalla diffusione della maculatura bruna, di Gianni Amidei presidente dell’OI Pera, sulle attività di ricerca a sostegno del settore in questo particolare momento messe in campo da OI Pera, di Alvaro Crociani direttore del Centro Ricerche Produzioni Vegetali e Ugo Palara coordinatore dei tecnici dell’OI Pera sui primi risultati di ricerche scientifiche in corso.
La tavola rotonda prevede il saluto del sindaco di Ferrara Alan Fabbri, gli interventi dell’on. Paolo De Castro da Bruxelles, e di Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna. Interverranno anche il direttore generale del ministero delle Politiche Agricole Felice Assenza con il capo Dipartimento Giuseppe Blasi, e nell’ordine Stefano Calderoni, presidente di Futurpera, il frutticoltore Albano Bergami, il presidente di Opera Adriano Aldrovandi, il direttore di Origine Group Alessandro Zampagna, il presidente di Federchimica-Agrofarma Alberto Ancora, il sen. Mino Taricco della Commissione Agricoltura del Senato e l’on. Guglielmo Golinelli della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Un panel eccellente a cui si chiederà di finalizzare gli sforzi al rilancio della pericoltura emiliano-romagnola e nazionale.
Link per iscriversi: https://www.csoservizi.com/event/un-anno-da-futurpera/

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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