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Da: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Seminario formativo Roma , 7 ottobre 2016- Diretta on line

Care amiche, cari amici,
ho il piacere di comunicarvi che la Commissione Nazionale Informazione e Comunicazione della nostra Unione, in collaborazione con la testata Redattore Sociale, ha organizzato per il prossimo 7 ottobre il seminario formativo ‘Persi di vista. Tra falsi ciechi e falsi miti. Come raccontare il quotidiano delle persone non vedenti’, rivolto ai giornalisti dipendenti o freelance, agli addetti stampa o comunicazione di enti pubblici e privati, agli studenti delle scuole di giornalismo e delle facolta’ di comunicazione.
L’obiettivo di questa interessante iniziativa – la prima promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – e’ quello di trasmettere delle utili informazioni sulle reali potenzialita’ ed abilita’ delle persone cieche ed ipovedenti, con l’auspicio di sfatare quei luoghi comuni che tanto ostacolano l’inclusione sociale delle persone con disabilita’ visiva.
L’evento, di cui trovate in allegato il programma dettagliato, potra’ essere seguito tramite Slash Radio, collegandovi al seguente link: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Sperando di aver fatto cosa gradita, vi saluto cordialmente.

Seminario di formazione per giornalisti – 7° Redattore sociale Roma
VALE N. 6 CREDITI FORMATIVI DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI
Roma, 7 ottobre 2016

Ore 9–16, Sala conferenze ‘Porta Futuro’, via Galvani n. 108 (quartiere Testaccio)
Lo sviluppo tecnologico e l’attivismo associativo degli ultimi anni hanno profondamente cambiato la vita delle persone con disabilità visiva. I ciechi e gli ipovedenti di oggi possono raggiungere in ogni aspetto della loro esistenza un grado di pienezza impensabile solo due decenni fa. Non altrettanto velocemente, però, si è adeguata la loro rappresentazione sui media: è come se questo cambiamento avesse “sorpreso” l’informazione, rimasta ancora legata a stereotipi, a vecchie parole e immagini, fino a perdere di vista i soggetti di cui parlava… Si è ancora lontani dal considerare normale il fatto che una persona cieca riesca a svolgere professioni complesse, accudire dei figli, occuparsi della casa, fare sport, avere successo a scuola, muoversi per il mondo in completa autonomia. Al contrario, anche i non vedenti restano schiacciati negli schemi con cui di solito viene raccontata la disabilità: il pietismo, l’eroismo, il disprezzo verso i ‘falsi ciechi’ che spesso non sono tali. A ridosso di due date importanti come la Giornata mondiale della vista (13 ottobre) e la Giornata nazionale del cane guida (16 ottobre), questo seminario – senza tralasciare i problemi che ancora persistono – intende offrire al mondo della comunicazione la visione attuale del quotidiano dei non vedenti. Aiutando a esplorare con sguardo nuovo le caratteristiche di una delle forme di disabilità considerate tra le più gravi dall’OMS ma anche più misteriose e difficili da ‘capire’.

PROGRAMMA
8.30 – Registrazione dei partecipanti
9.00 – Apertura dei lavori
Saluti di Claudio Panella, Eugenio Saltarel
9.30-11.30 – I sessione – Conduce Stefano Trasatti
Limiti e difficoltà nell’accertamento della cecità civile – Raffaele Migliorini
Una lacrima non fa informazione – Flavio Vezzosi
Le dieci cose che (per pudore) non vi hanno mai detto sulla cecità – Katia Caravello
L’ipovedente, questo sconosciuto – Linda Legname
11.30 – Coffee break
12.00-13.45 – II sessione – Conduce Chiara Giorgi
La normalità a 4 sensi, tra cultura, relazioni e linguaggio – Mauro Marcantoni*
Non volevo il centralino – Maurizio Molinari
Una famiglia come tante – Antonella Cappabianca
Essere autonomi, essere liberi – Ada Ammirata
13.45 – Buffet
8.30-16.00 – A margine della sala conferenze saranno allestiti stand con dimostrazioni di software per la lettura, libri tattili e in braille, audiolibri e altri ausili per la vita quotidiana delle persone cieche. Sarà inoltre allestita la mostra fotografica “Io ti vedo così”, dedicata alle ipovisioni e non visioni.

RELATORI
Ada AMMIRATA – Laureata in Scienze della formazione, centralinista presso Consip, ha perso la vista a 15 anni. Sportiva da sempre, pratica l’equitazione a livello agonistico, la maratona e la mezza maratona a livello amatoriale. Antonella CAPPABIANCA – Critica televisiva, fotografa, avvocata. Non vedente. Nel 2006 ha esposto una selezione di scatti scelti anche da Oliviero Toscani per la mostra ‘Fotosensibili’ all’Auditorium Parco della Musica di Roma. È stata ospite come opinionista della trasmissione radiofonica Melog condotta da Gianluca Nicoletti su Radio 24. Ha tenuto corsi di formazione per volontari europei e ha partecipato al Tavolo per le pari opportunità istituito presso il Dipartimento degli Affari sociali. Katia CARAVELLO – Psicologa-psicoterapeuta, non vedente, fa parte della Direzione nazionale ed è responsabile della Commissione Informazione e comunicazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Ha contribuito alla programmazione e alla realizzazione a livello nazionale della 1^ edizione del progetto formativo “Oltre lo sguardo” rivolto ai dipendenti ciechi e ipovedenti del Gruppo Unicredit. È la referente nazionale del progetto di attuazione del protocollo CNOP-UICI per la realizzazione di un servizio di sostegno psicologico ai genitori dei bambini e dei ragazzi ciechi e ipovedenti. Chiara GIORGI – Professionista free lance, lavora da 15 anni nel campo della comunicazione su diritti, pari opportunità, disabilità, terzo settore, ma anche professioni ed economia, prevenzione, salute e benessere. È oggi responsabile della comunicazione per l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Linda LEGNAME – Componente della Direzione nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Mauro MARCANTONI – Sociologo e giornalista. Non vedente. Dal 2007 è direttore di TSM- Trentino School of Management. Autore di numerose pubblicazioni sullo sviluppo socio- economico, ha anche approfondito il tema dei limiti sensoriali e del loro superamento. Con il libro ‘I ciechi non sognano il buio’ ha vinto nel 2007 il premio Campione per la cultura e con ‘Vivere al buio’, nel 2015, il premio letterario Sibilla. Ha pubblicato nel 2015 ‘Controluce’ nella collana ‘Racconti d’Autore edita da Il Sole 24 Ore. Raffaele MIGLIORINI – Medico legale e oculista, lavora all’Inps dal 1990, dove ha rivestito dal 2002 il ruolo di responsabile del Centro Diagnostico Medico Legale, del servizio di Fisiopatologia Oculare e  del Comitato Tecnico Scientifico dell’istituto per la branca di Oftalmologia. Docente e relatore in vari congressi e corsi in cui ha illustrato le problematiche sulle minorazioni visive, dal 2010 è coordinatore centrale della U.O.C. Management Sanitario Esterno presso il Coordinamento generale medico-legale dell’Inps. Maurizio MOLINARI – Addetto stampa del Parlamento Europeo in Italia dal luglio 2015. Non vedente. Nella vita precedente, giornalista corrispondente da Bruxelles per Redattore sociale e collaboratore per altre testate quali BBC, Radio svizzera italiana, ecc. Grande appassionato di calcio. Claudio PANELLA – Amministratore Unico di Capitale Lavoro S.p.A. – Città Metropolitana di Roma Capitale. Eugenio SALTAREL – Componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus. Stefano TRASATTI – Coordinatore del Capodarco L’Altro Festival-Premio L’anello debole e responsabile comunicazione di Csvnet, ha diretto l’agenzia Redattore sociale dal 2001 al 2016 organizzando gli omonimi seminari di formazione per giornalisti. Flavio VEZZOSI – giornalista, pianista e docente di sostegno presso l’Istituto Giordano Bruno di Perugia. Componente delle Commissioni Informazione e comunicazione e Pluridisabilità dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

PARTECIPAZIONE
È gratuita e riservata a: ai giornalisti dipendenti o free lance, agli addetti stampa o comunicazione di enti pubblici e privati, agli studenti delle scuole di giornalismo e delle facoltà di comunicazione. Il seminario è accreditato dall’Ordine dei giornalisti nell’ambito della Formazione professionale continua e dà diritto a n. 6 crediti.

ISCRIZIONE
Va fatta online entro il 5 ottobre 2016. Gli iscritti all’Ordine dei giornalisti che desiderano conseguire i crediti formativi devono obbligatoriamente iscriversi sulla piattaforma SIGEF (1) fare il login; 2) cliccare su “Corsi enti terzi”; 3) scrivere nel titolo ‘Persi di vista’ e cliccare su ‘Filtra’; 4-aprire la scheda del seminario e iscriversi).
Tutti gli altri devono compilare il modulo a QUESTO LINK.

COME ARRIVARE
‘Porta Futuro’, Centro per l’orientamento e la formazione professionale della Provincia di Roma, si trova in via Galvani n. 108, nel quartiere di Testaccio.
In Metro: Linea B, stazione Piramide, dirigersi a piedi verso via Mormorata e svoltare su via Galvani.
In treno: Stazione Ostiense
In autobus: linee 75, 30, 280 ecc.
Informazioni: www.portafuturo.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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