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Da Regione Emilia Romagna

L’assessore Caselli: “Un comparto in crescita che offre buone prospettive anche in chiave occupazionale”
Via libera dalla Giunta regionale ad un bando a sostegno delle piccole e medie imprese nell’ambito degli interventi del Fondo europeo Feamp. Tra gli obiettivi dare una spinta all’innovazione, favorire il risparmio energetico, ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni, valorizzare la qualità e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.

Bologna – In arrivo dalla Regione oltre 5,4 milioni per il sostegno a progetti presentati dalle piccole e medie imprese che operano nel settore della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. È la dotazione del bando approvato dalla Giunta regionale nell’ambito degli interventi finanziati dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), il principale strumento di supporto alla nuova politica comune della pesca per la programmazione 2014-2020.
Con il bando appena emanato si punta a dare una spinta all’innovazione di prodotto e di processo, favorire il risparmio energetico, ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni, valorizzare e differenziare la qualità del prodotto ittico e migliorare la sicurezza, l’igiene e le condizioni di lavoro attraverso l’erogazione di contributi fino al 50% delle spese di investimento.
“Con questa iniziativa- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Simona Caselli – intendiamo sostenere un comparto in forte crescita in Emilia-Romagna e che offre interessanti prospettive di sviluppo anche in chiave occupazionale. Nella selezione dei progetti daremo spazio alle esperienze più innovative, all’insegna del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale e, per la prima volta, finanzieremo anche le attività di trasformazione delle catture non destinate alla tavola”.
Le caratteristiche del bando
Dei 5,4 milioni di risorse pubbliche, il 50% sono di provenienza comunitaria (circa 2,7 milioni), il 35% vengono messi a disposizione dallo Stato italiano (oltre 1,9 milioni) e il restante 15% (circa 820.000 euro) sono a carico del bilancio regionale. Le domande di contributo devono essere presentate entro il 26 settembre al Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Sono ammissibili le spese sostenute dal 26 novembre 2015, purché riferite ad operazioni in corso al momento della presentazione della domanda.
Tra le spese ammissibili rientrano, ad esempio, l’acquisto di macchinari ed attrezzature; la realizzazione di impianti a tecnologie avanzate; gli interventi per il risparmio energetico; l’introduzione e/o l’ammodernamento di impianti ad energia rinnovabili; l’acquisto di edifici già costruiti (per un importo non superiore al 10% della spesa totale ammessa) e di attrezzature informatiche; le opere murarie e impiantistiche strettamente collegate agli investimenti proposti; le spese generali relative al progetto finanziato, quantificate forfettariamente fino ad una percentuale massima del 12% dell’importo totale delle altre spese ammesse.
L’aiuto finanziario è calcolato su progetti di valore compreso tra un minimo di 100.000 ed un massimo di 800.000 euro. Le iniziative devono essere completate entro il 10 agosto 2018. Nella formazione della graduatoria un punteggio più alto sarà assegnato, tra le altre cose, all’imprenditoria femminile e ai progetti nel campo dell’acquacoltura biologica.
Per coloro che operano nel settore dell’acquacoltura e volessero diversificare la propria attività, introducendo anche la trasformazione del proprio prodotto, sarà emanato nei prossimi mesi uno specifico bando. (G. Ma.)

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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