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Comunicato stampa Pin Bike.

AUSL DI BOLOGNA e AOUBO- IRCCS POLICLINICO DI SANT’ORSOLA SI AFFIDANO A PIN BIKE PER IL RILASCIO DI INCENTIVI ECONOMICI AL BIKE TO WORK.

Il supporto tecnologico scelto – già in uso nei comuni di Bari, Pescara, Bergamo e dell’Area Metropolitana di Torino – è brevettato antifrode e consente di tracciare i chilometri effettivamente percorsi e di calcolare con precisione gli incentivi da erogare.

Aprile 2021AUSL di Bologna e AOUBO-IRCCS Policlinico di Sant’Orsola hanno scelto di affidarsi a Pin Bike per incentivare la mobilità urbana sostenibile dei propri dipendenti nel progetto “Bike to Work”.

Il progetto – cofinanziato grazie ai fondi della Regione Emilia Romagna dedicati alla mobilità sostenibile – coinvolge il Policlinico e oltre 50 sedi AUSL in tutta l’Area Metropolitana e mira a incentivare l’uso della bicicletta in un’ottica di mobilità sostenibile – con la distribuzione di buoni sulla base dei chilometri percorsi e delle emissioni di Co2 risparmiate –associata a una analisi dei benefici sanitari che ne derivano, non ultimo il naturale distanziamento sociale.

Gli incentivi vengono maturati dai lavoratori dell’AUSL Bologna e del Policlinico Sant’Orsola semplicemente raggiungendo il luogo di lavoro sulle due ruote, una modalità di spostamento sempre più diffusa, che da 5 anni è stata anche riconosciuta dall’INAIL per l’infortunio in itinere.

Il supporto tecnologico è fornito da Pin Bike, l’unico sistema brevettato antifrode in grado di certificare i chilometri effettivamente percorsi.

Con Pin Bike le pubbliche amministrazioni e le aziende hanno a disposizione un portale web di monitoraggio, mentre gli utenti che si registrano ricevono un kit che comprende un dispositivo hardware da montare sulla propria bicicletta collegato a un’app, e una serie di strumenti come una luce led di segnalazione, una targa catarifrangente, un adattatore per gonfiare le gomme da benzinai e gommisti.

“Il sistema Pin Bike è una tecnologia solida che impedisce il comportamento dei più furbi, aspetto questo lamentato da diversi utenti nelle precedenti edizioni” commenta Nico Capogna, CEO della startup Pin Bike, fondata nel 2018 e che ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio ANGI 2020 (Associazione Italiana Giovani Innovatori), l’oscar italiano dell’innovazione. “Siamo orgogliosi di essere stati selezionati per l’affidabilità del nostro sistema e siamo a disposizione di aziende e P.A. che desiderano eseguire una verifica di fattibilità del progetto personalizzata sulle proprie esigenze. L’utilizzo della bici è prima di tutto una questione culturale e di abitudine: i sistemi premianti si sono rivelati vincenti perché vanno a incidere direttamente sulle abitudini di spostamento quotidiane di ogni utente. Una reale cultura della bicicletta deve necessariamente partire dall’educazione a dall’incentivazione per l’utilizzo quotidiano del mezzo”, conclude Capogna.

Il sistema è già attivo in diversi comuni italiani: Bari, Pescara e Bergamo e negli undici comuni del Patto della Zona Ovest nell’Area Metropolitana di Torino.

Secondo il Report Pin Bike 2020, nei comuni dove è attivo il servizio sono stati percorsi in bicicletta oltre 800 mila km urbani – con un saving di oltre 100 tonnellate di kg di Co2 – e sono stati rimborsati chilometri per quasi 75.000 Euro.

In piena ottica smart city, attraverso il portale è inoltre possibile rilevare i flussi sulle direttrici urbane più frequentate, ideali per la redazione dei piani del traffico, mentre l’app consente anche di inviare notifiche di utilità o per l’organizzazione di iniziative nel tempo libero.

Pin Bike è il sistema antifrode, brevettato e certificante che permette di rilasciare incentivi chilometrici agli utenti/cittadini che utilizzano la bicicletta di proprietà per gli spostamenti urbani (bike to work ma anche tratte generiche effettuate all’interno del perimetro urbano). Lobiettivo di Pin Bike è affiancare P.A., imprese e scuole nell’incentivazione della mobilità urbana sostenibile, con un’iniziativa di gamification”. Pin Bike è una startup ideata da Nico Capogna, pugliese, ambientalista e ciclista urbano.

Tra i premi ricevuti: l’Innovation Business Award di  ANGI – associazione Nazionale Giovani Innovatori, Digithon 2019, Tim WCap 2019, Treno Verde di Legambiente 2019,  StartCup Puglia 2018, il Premio PA Sostenibile 2018 e  il premio Ready to start – Wake Up 2018 promosso dal Rotary International.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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