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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Riunita a Bologna la Conferenza interistituzionale per l’integrazione territoriale, con anche Province, Città metropolitana e Anci. Petitti: “Abbiamo aggiunto un tassello importante per attuare la legge di riordino”. Caselli: “Fondamentali per il contrasto al bracconaggio e il governo della fauna selvatica”

Bologna – La Regione mette a disposizione 3,8 milioni di euro di risorse proprie per la Polizia provinciale. E’ quanto annunciato oggi dall’assessore al Bilancio e Riordino istituzionale, Emma Petitti, nel corso della riunione della Conferenza interistituzionale per l’integrazione territoriale, riunitasi a Bologna alla presenza dei rappresentanti delle Province, della Città metropolitana di Bologna e di Anci.

Nel corso dell’incontro è stato dato il via allo schema di convenzione che individua una soluzione concreta al tema della Polizia provinciale e definisce le modalità di attuazione del processo di riordino che ha trasferito alla Regione alcune delle funzioni delle ex-Province e il relativo personale.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Petitti “per la conclusione dell’iter tecnico che ha portato alla stesura della convenzione per la gestione dei rapporti tra la Regione, la Città Metropolitana e le Province. Ringrazio per la collaborazione istituzionale di tutti i soggetti interessati, che ha permesso di garantire la continuità amministrativa e i servizi ai cittadini. Oggi abbiamo aggiunto un tassello importante per completare il percorso di attuazione della legge di riordino territoriale”.

Sul tema della Polizia provinciale, ha spiegato anche l’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, “sono state definite le risorse che la Regione metterà a loro disposizione, dopo che l’anno scorso era stata valutata come strategica la salvaguardia dell’unitarietà dei corpi stessi, scongiurando l’opzione di farli confluire in quelli di Polizia municipale. Elemento di rilevanza strategica- ha aggiunto Caselli- l’aver mantenuto la loro presenza sul territorio, data la delicatezza dei problemi affrontati quotidianamente, come il contrasto al bracconaggio e il governo della fauna selvatica”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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