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Codigoro. Anche quest’anno la suggestiva Abbazia di Pomposa farà da cornice alla rievocazione storica medievale, giunta ormai alla sua sedicesima edizione.
L’evento “Pomposia Imperialis Abbatia”, che prenderà il via venerdì 18 maggio, per proseguire sabato 19 e domenica 20, offre un’imperdibile occasione di svago, cultura ed appuntamenti enogastronomici, in un’ambientazione medievale che ricostruisce contesti, tradizioni e costumi d’epoca. Il ricchissimo programma prevede gare di sbandieratori,  tornei di arcieri, combattimenti di armigeri, spettacoli di fuochi e cortei storici, scene di vita medievale nei Borghi e giochi d’epoca per i più piccoli, mercati medievali nelle vie delle Erbe e delle Arti.
L’inaugurazione ufficiale, sabato 19 maggio alle ore 19.45, sarà anticipata dalla cena esclusiva nel Palazzo della Ragione (su prenotazione presso Ufficio Turistico Pomposa, 0533 719110). Sabato e domenica la rievocazione entrarà nel vivo con le animazioni e le rappresentazioni di episodi famosi ed importanti nella storia di Pomposa e di esempi di vita quotidiana attorno all’anno Mille.
Protagoniste centinaia di comparse in costume dell’epoca impegnate per tutta la giornata a ricreare la suggestione di un ritorno alle origini della vita presso l’Abbazia, tra accampamenti militari e borghi di contadini e pescatori. Suggestive le esibizioni di arcieri e sbandieratori, come le dimostrazioni di antichi mestieri, la preparazione dei prodotti tipici nei diversi punti di ristoro, i mercatini medievali e l’animazione musicale a tema che accompagnerà visitatori e turisti alla scoperta di un mondo ancora ricco di grande suggestione.

Un’occasione imperdibile per conoscere la storia dell’isola pomposiana. 
In entrambe le giornate le iniziative saranno distribuite fino a sera (dalle 17.30 alle 23 di sabato 19 maggio e dalle 10 alle 23 di domenica 20 maggio). Sabato (anche in notturna) e domenica, per tutta la giornata il campanile di Pomposa sarà aperto e visitabile a cura dell’Associazione Pomposa Eventi.
Tra le novità dell’edizione in arrivo, la consulenza del costumista Paolo Bertinato che ha permesso di realizzare nuovi abiti d’epoca, la realizzazione di un trailer online con la partecipazione straordinaria della storica Corinna Mezzetti e la stretta collaborazione con il Polo Museale regionale nell’organizzazione di iniziative e momenti che si legheranno alla promozione culturale del Museo Pomposiano e dell’abbazia. Altri appuntamenti di spicco le visite al campanile e la premiazione del ‘V Concorso Fotografico Europeo – L’immagine del suono: i colori della musica’, curate dall’Associazione Pomposa Eventi, oltre ai vari contributi dei gruppi coinvolti, dal coro ‘Pueri Cantores’ diretto da Marinella Massarenti alla Corte di Giovedia, dalle educatrici del nido comunale Pirin Pin Pin al Coro San Martino, al Gfc Fotoamatori Codigoro.
La manifestazione, oltre al patrocinio del Comune di Codigoro, prevede il coinvolgimento sinergico e la massiva partecipazione di volontari e associazioni locali, oltre alla Pro Loco Codigoro.
Per informazioni sono a disposizione del pubblico gli infopoint dello Iat Abbazia di Pomposa (0533719110 – iatpomposa@comune.codigoro.fe.it) e l’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Codigoro (0533729506 0533729571 0533729574 – www.comune.codigoro.fe.it).
Programma completo e informazioni aggiuntive sulla manifestazione sono disponibili sulla pagina Facebook dedicata: Rievocazione Storica Pomposia Imperialis Abbatia. In caso di maltempo, rinvio all’1, 2 e 3 giugno.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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