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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Emanuele Cestari: “Garantiti tutti i servizi essenziali, anche nella contingenza del ponte festivo: reperibilità al sabato dell’ufficiale di Stato Civile per le pratiche urgenti, mentre la polizia municipale garantirà il servizio durante le feste”.

«Il Comune garantirà anche quest’anno i servizi fondamentali, pur nella contingenza della festività di Ognissanti – spiega l’assessore con delega al personale, Emanuele Cestari –. Questo, cercando di rispettare le esigenze del personale, quelle dei cittadini per gli atti che hanno priorità e anche per quel che attiene i nostri agenti di Polizia municipale, i quali saranno regolarmente presenti sul territorio per garantire la sicurezza nei giorni di maggiore afflusso ai cimiteri comunali». Le misure specifiche sono contenute nell’ordinanza del sindaco n. 108 del 28 ottobre scorso, che ha stabilito anche per quest’anno le modalità di reperibilità dell’ufficiale di stato civile, nella contingenza della chiusura per il ponte di Ognissanti. Sabato 2 novembre, nel dettaglio, il Servizio Ufficio Relazioni con il Pubblico e Demografia sarà chiuso ma è prevista la reperibilità dell’ufficiale di stato civile per i soli atti di nascita e per i soli atti di morte urgenti, dalle ore 8 alle ore 10. L’utenza sarà avvertita delle variazioni mediante cartelli affissi nella bacheca esterna del Comune, all’interno della residenza municipale, ed anche sul sito web istituzionale dell’Ente. In caso di necessità sarà attivo, durante la giornata del 2 novembre, un contatto telefonico per le urgenze: 324-5927419.
Garantito il servizio di sicurezza da parte della Polizia municipale dell’Alto Ferrarese: «Nelle date del primo novembre e della giornata del 2 – spiega il comandante Stefano Ansaloni – la Polizia municipale sarà presente sul territorio e riceverà regolarmente le segnalazioni dei cittadini (al numero 0532-899600, dalle ore 7,30 del mattino alle 19) come avviene per tutte le altre giornate dell’anno, dal lunedì al sabato. Questo vale anche per informazioni o segnalazioni che riguardano l’afflusso ai cimiteri del territorio, in occasione delle festività, ed eventuali problemi che si dovessero riscontrare». Gli uffici del comando di Polizia municipale di Bondeno saranno invece regolarmente aperti al pubblico, sabato 2 novembre, dalle ore 8,30 alle 13.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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