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Da Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Onorevole Presidente,

Le scrivo in qualità di Consigliere Regionale dell’Emilia-Romagna, eletto nel collegio di Ferrara. Colgo l’occasione, a nome mio e della comunità ferrarese, per farLe le mie congratulazioni per il prestigioso incarico e gli auguri di buon lavoro. Le sue origini rodigine da un lato, e i suoi studi ferraresi dall’altro, mi hanno spinto a scriverLe questa missiva in merito ad una problematica rilevante che toccherà proprio i territori rodigini e ferraresi. Inizieranno, il 18 maggio p.v., i lavori di manutenzione straordinaria al ponte sul fiume Po a Pontelagoscuro. Probabilmente Lei stessa conosce questa infrastruttura, avendola certamente percorsa per attraversare il fiume Po che segna il confine tra la nostra e la sua regione d’origine. L’infrastruttura, gestita da Anas, collega, attraverso la SS16, Veneto ed Emilia Romagna ed in particolare i comuni di Ferrara ed Occhiobello. Si tratta di un asse viario strategico per i cittadini, i lavoratori, le attività commerciali ed è ogni giorno attraversato da numerosi automobilisti. I lavori di manutenzione dureranno diversi mesi, in tale periodo è prevista la chiusura al traffico a tutti i mezzi in entrambe le direzioni, pertanto uno dei percorsi alternativi individuati, per collegare la provincia di Ferrara e quella di Rovigo, sarà necessariamente l’autostrada A13, nel tratto fra il casello di Occhiobello e quello di Ferrara Nord. Tale chiusura, quindi, determinerà fortissimi disagi. Al fine di ridurli il più possibile si sono già attivati il Comune di Ferrara, i comuni rodigini, la Senatrice neoeletta Paola Boldrini e la nostra Regione attraverso l’Assessore Regionale ai trasporti Raffaele Donini che ha prontamente raccolto la mia sollecitazione in merito, interessando il Ministero competente. Ritengo infatti necessario per sciogliere i nodi principali della vicenda capire quale sia l’organizzazione, sicuramente complessa, del lavoro di competenza dell’Anas, e il tema della “detariffazione” del pedaggio autostradale, come possibile soluzione per alleviare i disagi economici e logistici. Tra le proposte emerse in queste settimane vi è infatti la possibilità di verificare da un lato la riduzione dei tempi per il completamento dei lavori, dall’altro l’esonero dal pagamento del pedaggio per tutti i mezzi che percorreranno il tratto autostradale fra i caselli della A13, Occhiobello-Ferrara Nord, per tutto il periodo di durata dei lavori in entrambi i sensi di marcia. Inoltre, vi è la necessità di salvaguardare il transito ciclopedonale e la permanenza del servizio di trasporto pubblico locale, i cui eventuali costi aggiuntivi dovuti all’aumento dei km di percorrenza non dovranno ricadere sul bilancio degli enti locali e per questo confidiamo in un atteggiamento collaborativo da parte sia di ANAS che di Autostrade per l’Italia. Vista la sua vicinanza con il nostro territorio e l’importante incarico istituzionale che ricopre Le chiedo un suo interessamento in merito ed un eventuale intervento, al fine di agevolare i cittadini che quotidianamente utilizzano tale infrastruttura poiché vivono e/o lavorano tra la regione Veneto e la regione Emilia-Romagna e che nei prossimi mesi potrebbero trovarsi in una situazione di criticità se non si attuerà una programmazione condivisa tra le Istituzioni e i soggetti coinvolti.

RinnovandoLe i miei migliori auguri di buon lavoro le porgo distinti saluti

Paolo Calvano

Consigliere Regionale

Regione Emilia-Romagna

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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