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da: organizzatori

Confcooperative: la cooperazione vuol costruire e sanare

“Le scuole sono terminate, ma settembre non è così lontano e la situazione della Fondazione Braghini Rossetti e delle sue scuole va chiarita e risolta” questo è l’urgenza per Confcooperative Ferrara.
Da due anni infatti Confcooperative sta supportando, attraverso l’intervento di alcune sue cooperative aderenti, il percorso per evitare la chiusura di undici scuole d’infanzia, sulle quali vi era già stata una decisione in tal senso da parte della Fondazione.

“Conosciamo tutti fin troppo bene la situazione e desideriamo dare una risposta concreta alle famiglie ed evitare anche il licenziamento di 53 persone, solo rispetto alle ultime cinque scuole a rischio di chiusura quest’anno” a mettere a fuoco la vicenda è Biagio Missanelli, Presidente della cooperativa sociale Il Germoglio: “per questo motivo, solo a Pontelagoscuro, parliamo di 17 persone a rischio licenziamento.
In accordo con la Parrocchia locale ed il sostegno del Vescovo, si vorrebbe, e si potrebbe, come diciamo da mesi, sanare la situazione esistente con piena disponibilità da parte nostra ad assumere sul posto le educatrici e ricollocare quelle in esubero in altre strutture della cooperativa o servizi di altre cooperative”.

Per Confcooperative Ferrara, l’obiettivo è molto chiaro: costruire e sanare l’esistente e non distruggere. Non è ancora chiara, purtroppo, la strada che porta all’obiettivo.
La speranza è che tutta la questione “Braghini Rossetti” (la stessa situazione si ha a Francolino, dove la Coop Serena si è messa a disposizione della comunità, insieme alla Parrocchia) non si areni nei soliti meccanismi burocratici e farraginosi – contratti sindacali e conflitti tra le parti – con un unico effetto negativo: diluire ancor più una situazione che stagna da troppo tempo e che, al contrario, ha bisogno di soluzioni immediate per tranquillizzare le famiglie e le persone che rischiano la perdita del lavoro.

“Tenere aperte le scuole significa, in concreto, sostenere centinaia di famiglie che si troverebbero senza altre risposte, con uno svuotamento progressivo anche di quelle stesse comunità (se si dovessero chiudere le scuole d’infanzia sarebbero a rischio anche le elementari) a causa perdita di servizi”, afferma Nicola Folletti, Presidente di Federsolidarieta’ e Direttore di Coop Serena.

I contributi alle scuole paritarie, a Ferrara, sono i più bassi a livello regionale, una somma che incide, in negativo sulla gestione “spese” delle famiglie.
Confcooperative auspica quindi che ci sia la massima e concreta volontà da parte di tutti i soggetti coinvolti, abbandonando inutili demagogie e ritualità, per poter dare effettive risposte a bambini, comunita’, famiglie, lavoratori e in generale alla nostra comunità.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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