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Da: Fiab Ferrara

Gita al bosco di Porporana
Un Po di foto con i colori dell’autunno

Sabato 19 ottobre 2019
In collaborazione con Area (Associazione Recupero Essenze Autoctone)

Ore 9.00 ritrovo presso l’entrata al Parco Urbano Bassani (via Gramicia)

Ore 9.15 partenza seguendo la Destra Po

Ore 11.00 passeggiata nel bosco. Consigliamo di portare la macchina fotografica per catturare i colori del bosco.

Ore 13.00 pranzo al sacco, Area mette a disposizione i propri locali (con tavoli e sedie) della sede di Porporana, ex scuole elementari ora sede del museo ambientale.

Ore 14.30 proseguiremo sulla Destra Po fino a Bondeno e successivamente sulla ciclabile del Burana per il ritorno.

Ore 17.00 rientro a Ferrara

Info: Luca 320 113 1708
Assicurazione obbligatoria: soci 1€ e 3€ non soci.

Venerdì 25 – Sabato 26 – Domenica 27 ottobre 2019 Festival del Ciclista Lento

Pedalare senza fretta
Terza edizione del Festival del Ciclista Lento, la festa di chi ama pedalare senza fretta gustando panorami, incontri, buon cibo e bellezze del territorio. In programma: la Pedalata più Lenta del Mondo, il Record dell’Ora alla Rovescia, eventi, incontri ed escursioni slow.

Venerdì 25 ottobre, Sala Estense di Ferrara
Ore 18.00 Tavola rotonda su esigenze, diritti e opportunità dei “ciclisti lenti”, a Ferrara e sul territorio nazionale, con rappresentanti di istituzioni, società e associazioni legate al mondo delle due ruote.
ore 21.15 – Gran Gala del Ciclista Lento, epopea delle Schiappe.
Spettacolo musicale con ospiti del mondo del giornalismo, campioni dello sport di ieri e di oggi, Maglie Nere del Giro d’Italia, la rock band La Repubblica delle Biciclette. Con Gianbattista Baronchelli, Marco Pastonesi, Guido Foddis e tanti altri.

Sabato 26 ottobre, Velodromo di Ferrara
Ore 9.15 Ritrovo partenza per la Pedalata più lenta del mondo, 5 km in 5 ore.
Giro turistico della città di Ferrara accompagnati da musicisti a pedali e dai racconti di scrittori della bicicletta, rallentati da pit stop enogastronomici locali… bandite le barrette e le maltodestrine!
Nel corso delle cinque tappe, presenteranno i loro ultimi lavori gli autori: Marco Pastonesi “Coppi ultimo” Ed. 66thand2nd; Gianbattista Baronchelli “Dodici secondi” Lyasis Edizioni; Giovanni Battistuzzi e Gino Cervi “Alfabeto Fausto Coppi” Ediciclo Editore; Monica Nanetti “Se ce l’ho fatta io” Ed. Ultra Sport e “Via Francigena for dummies” Hoepli.
dalle ore 16.00 – Il Record dell’ora alla rovescia.

Domenica 27 ottobre, Anita di Argenta (FE)
Ore 9.15 Partenza de La Granfondo del Merendone.
Si alza l’asticella… il “ciclista lento” è ora impegnato in un giro più impegnativo: 50 km che dal mare Adriatico, attraverso il Parco del Delta del Po e gli agriturismi del territorio, condurranno ad Argenta, dove l’ultimo classificato, il più lento di tutti, riceverà il premio di Ciclista Lento 2019.
Un percorso suggestivo e per molti versi inedito, nella natura incontaminata. All’arrivo ad Argenta: cappellaccio-party!
Il Festival terminerà dopo pranzo.

Vai al sito del Festival

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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