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Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

Presentato il bilancio dei Progetti “Un mare di legalità 2019” e “Acqua 100% Plastic Free”.

Presieduta dal Prefetto di Ferrara, Michele Campanaro, con la partecipazione del Questore Giancarlo Pallini e dei vertici territoriali delle Forze dell’Ordine, del Presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni, del Sindaco di Comacchio e Presidente dell’Ente Parco Delta del Po regionale Marco Fabbri, del Sindaco di Riva del Po, Andrea Zamboni, e dei presidenti del Consorzio Acque Delta Ferrarese – CADF s.p.a. e della società per i servizi ambientali CLARA s.p.a., Maira Passarella e Annibale Cavallari, si è tenuto in mattinata, presso il Centro di Educazione Ambientale di Riva del Po (FE), alle porte del delta del Po, la cerimonia di premiazione dei volontari impegnati nei Progetti “Un mare di legalità 2019” e “Acqua 100% Plastic Free”, per la divulgazione della legalità e del rispetto dell’ambiente.

Il progetto è stato realizzato dalla Prefettura di Ferrara, con la collaborazione della Camera di Commercio, del Comune di Comacchio e della Provincia di Ferrara.
Nell’ambito della campagna estiva per il contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale sulle spiagge del litorale, che ha impegnato Forze dell’Ordine, Polizia Provinciale e Polizia Locale di Comacchio, i volontari delle Associazioni Agriambiente, G.E.V. e L.I.D.A., con il sostegno di CADF s.p.a. e CLARA s.p.a.,, oltre a sviluppare lungo il litorale comacchiese attività si sensibilizzazione al consumo di prodotti legali non contraffatti, hanno fornito un importante contributo sul tema della riduzione di rifiuti in plastica, ai fini della promozione di comportamenti consapevoli e sostenibili per l’ambiente, distribuendo borracce in alluminio, in sostituzione delle bottiglie in plastica.

“Il progetto “Un mare di legalità” – ha sottolineato il Prefetto Campanaro – è la dimostrazione dell’efficacia del sistema di sicurezza partecipata, che sviluppa sinergie interistituzionali e con il terzo settore. Un’iniziatica importante di promozione della cultura della legalità – ha proseguito il Rappresentante del Governo – che quest’anno, con “Acqua 100% Plastic Free”, si è arricchita di una ulteriore attività di sensibilizzazione sul tema attualissimo del rispetto dell’ambiente, tema che si integra perfettamente in un contesto di straordinaria valenza naturalistica quale il litorale comacchiese, nel cuore del Parco del Delta del Po, patrimonio UNESCO”.

Al termine della cerimonia di premiazione, le Autorità hanno visitato il Centro di Educazione Ambientale, all’interno del quale è attivo l’impianto di potabilizzazione idrica di proprietà del Consorzio Acque del Delta Ferrarese, che si approvvigiona direttamente dall’adiacente fiume Po. Insieme all’impianto nella vicina località di Ro, ha una potenzialità complessiva di 1.000 litri/sec. di acqua trattata e potabile, immessa in circa 2.200 km. della rete che rifornisce le utenze del medio-basso ferrarese.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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