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da: organizzatori

Aperte le candidature alla diciannovesima edizione; 3 luglio, termine ultimo per inviare la propria partecipazione al prestigioso riconoscimento assegnato agli imprenditori alla guida di aziende con fatturato a partire da 25 milioni di euro

Sono aperte le candidature alla diciannovesima edizione del Premio L’Imprenditore dell’Anno®, prestigioso riconoscimento promosso da EY, leader mondiale nei servizi professionali, con la partecipazione di Azimut Wealth Management.
Il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno® celebra l’attività imprenditoriale e riconosce l’ingegno, la
perseveranza e il contributo al progresso innovativo degli imprenditori che hanno creato valore per la
propria azienda e concorso in modo significativo alla crescita dell’economia italiana. Possono candidarsi
entro il 3 luglio 2015 gli imprenditori alla guida di aziende italiane in attività da almeno 3 anni che,
nell’ultimo esercizio, abbiano registrato un fatturato almeno pari a 25 milioni di euro.
I Vincitori di Categoria e il Vincitore Nazionale saranno individuati da una Giuria indipendente
composta da rappresentanti appartenenti al mondo delle istituzioni, dell’economia e dell’imprenditoria, e
in particolare dal Presidente Gianni Mion (Vice Presidente di Edizione Holding – Gruppo Benetton) e dai
membri Fausto Aquino (Presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo), Giampio Bracchi
(Presidente della Fondazione Politecnico di Milano), Guido Corbetta (Professore ordinario di Corporate
Strategy presso l’Università Bocconi), Linda Gilli (Presidente e AD di Inaz S.r.l.), Marco Giovannini
(Presidente e AD di Guala Closures S.p.A.), Alessandra Gritti (Vice Presidente e AD di Tamburi
Investment Partners), Nicoletta Spagnoli (AD di Luisa Spagnoli S.p.A.), Brunello Cucinelli (Presidente
e AD di Brunello Cucinelli S.p.A.).
Dante Valobra, Responsabile italiano del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno, commenta: “Questo
Premio si conferma un’iniziativa volta a premiare le eccellenze italiane di tutti i settori produttivi che, a
prescindere dalla loro dimensione, sono in crescita e orientate all’internazionalizzazione. Sono felice e
orgoglioso che oggi molti dei premiati delle passate edizioni, quali ad esempio Andrea Illy e Brunello
Cucinelli, si siano confermati nel panorama economico internazionale grazie alle strategie di
industrializzazione e globalizzazione intraprese, diventando così testimoni di un’Italia che continua a
costruire successi e risultati sui mercati esteri”.
Paolo Martini, Direttore commerciale del Gruppo Azimut, commenta: “Abbiamo deciso con entusiasmo
di sostenere la diciannovesima edizione del premio “L’Imprenditore dell’Anno” in quanto ne condividiamo
profondamente lo spirito e i valori fondanti. Il Gruppo Azimut, infatti, già da più di un anno ha lanciato il
progetto Libera Impresa con lo scopo di supportare e sostenere in modo concreto le imprese e gli
imprenditori italiani attraverso una serie integrata di soluzioni che seguono lo sviluppo del ciclo di vita
dell’azienda, contribuendo così alla loro crescita e al contempo al rilancio del Sistema Italia”.
I riconoscimenti saranno consegnati nel mese di novembre nel corso di una cerimonia che si terrà a
Milano presso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana.
L’edizione italiana del Premio è parte di un contest globale unico nel suo genere, che coinvolge
imprenditori provenienti da 145 città e 60 Paesi. Anche per questa edizione, l’imprenditore italiano che si
aggiudicherà il titolo di Vincitore Nazionale avrà la possibilità di concorrere al titolo di “World
Entrepreneur Of The Year”, che verrà assegnato nel 2016 durante una cerimonia internazionale a
Montecarlo alla quale parteciperanno gli oltre 50 imprenditori vincitori nelle rispettive nazioni.
Proprio in questa settimana, in tale sede, il nostro Paese sarà rappresentato, da Oscar Farinetti –
Presidente di Eataly Distribuzione S.r.l. e Vincitore Nazionale dell’edizione 2014.
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Per iscriversi e avere maggiori informazioni visitare il sito www.ey.com/it/eoy
Il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno®
Il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno®, nato negli Stati Uniti nel 1986, si è svolto per la prima volta nel
nostro Paese nel 1997, registrando di anno in anno una crescita costante per prestigio e numero di
candidature. Sono oltre 200 gli imprenditori di talento che hanno ricevuto il riconoscimento e i cui nomi
spiccano nell’Albo d’Oro del Premio, nonché tra i soci dell’Associazione Imprenditore dell’Anno, fondata
nel 2000 da EY per garantire la continuità del confronto e dello sviluppo dei valori del Premio,
promuovendo attività sociali e culturali.

EY
EY è leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale
e legale, transaction e consulenza. La nostra conoscenza e la qualità dei nostri servizi contribuiscono a
costruire la fiducia nei mercati finanziari e nelle economie di tutto il mondo. I nostri professionisti si
distinguono per la loro capacità di lavorare insieme per assistere i nostri stakeholder al raggiungimento
dei loro obiettivi. Così facendo, svolgiamo un ruolo fondamentale nel costruire un mondo professionale
migliore per le nostre persone, i nostri clienti e la comunità in cui operiamo.
“EY” indica l’organizzazione globale di cui fanno parte le Member Firm di Ernst & Young Global Limited,
ciascuna delle quali è un’entità legale autonoma. Ernst & Young Global Limited, una “Private Company
Limited by Guarantee” di diritto inglese, non presta servizi ai clienti.
Per maggiori informazioni sulla
nostra organizzazione visita ey.com

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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