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da: ufficio stampa Festa Del Libro Ebraico

Dopo l’inaugurazione di Sabato con la quinta “Notte Bianca Ebraica d’Italia”, la Festa del Libro Ebraico in Italia, organizzata dalla Fondazione MEIS (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), con il supporto di Ferrara Fiere Congressi, si prepara a una Domenica densissima di appuntamenti, autori, ospiti dalle vite straordinarie, musica, immagini e itinerari.

La giornata si aprirà alle 10, al Chiostro di San Paolo, con l’apertura della libreria tematica (più di 5.400 volumi di oltre 157 case editrici) e l’attesa tavola rotonda su “Bartali il Giusto”: il figlio Andrea, lo scrittore Alfredo De Girolamo e il giornalista sportivo Leonildo Turrini approfondiranno la figura del grande ciclista, per mettere in luce la generosità con cui, tra il 1943 e il 1944, “Ginettaccio” riuscì a salvare oltre 800 persone, trasportando documenti falsi nel tubo della propria bicicletta.

Sempre alle 10, e fino alle 21, alla Fondazione MEIS (Via Piangipane, 81) sarà possibile ammirare la mostra “Torah fonte di vita. La collezione del Museo della Comunità Ebraica di Ferrara”, che racchiude arredi, oggetti di culto e preziose edizioni del più importante testo dell’ebraismo.

Eccezionale appuntamento alle 11 (in replica alle 15) presso la sede del MEIS (Via Rampari di San Paolo), dove per due ore sarà possibile visitare il cantiere del nascente Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Il percorso guidato è a cura del Segretariato regionale del Ministero per i Beni Culturali per l’Emilia-Romagna.

A partire dalle 11.30, il Chiostro di San Paolo sarà teatro della cerimonia di consegna del “Premio di Cultura Ebraica PARDES”, che quest’anno andrà al Premio Nobel per la letteratura Patrick Modiano (ritirerà per lui Ernesto Franco, Direttore editoriale di Einaudi), allo scrittore Samuel Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti all’inferno di Auschwitz, e alla storica e scrittrice Anna Foa.

Buricche alla ferrarese, sarde in saor, cous cous, melanzane alla giudìa, crema di guscette, hummus, baba ganoush, carpaccio di salmone marinato: la prima mattinata della Festa si chiuderà all’insegna dei sapori ebraico-ferraresi, che il pubblico potrà degustare, sempre al Chiostro, dalle 12.30.

Passando al pomeriggio, la Festa riprenderà alle 15, alla Sala Estense, a suon di Mozart, Bach e alcuni brani della tradizione ebraica, sul tema “La musica del dialogo ebraico-cristiano”. Le note dell’orchestra e del coro giovanile “J. Turolla” di Ariano nel Polesine (140 elementi, il più grande d’Italia) saranno introdotte dal confronto tra Rav Giuseppe Laras, Presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia, e Monsignor Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio.

In contemporanea, tornando al Chiostro di San Paolo, si svolgerà l’incontro sul testo “Storia degli ebrei a Ferrara dalle origini al 1943”. Protagonisti il curatore, Andrea Pesaro, Presidente della Comunità Ebraica di Ferrara, Rav Luciano Caro, Rabbino Capo della stessa Comunità, e Laura Graziani Secchieri, dell’Archivio di Stato di Ferrara.

Un’ora dopo, sarà la volta di “Perché Ferrara? Un’antica presenza: luoghi e testimonianze della cultura ebraica“, ovvero la presentazione ufficiale del progetto “MuseoFerrara”, il museo partecipato – al tempo stesso “diffuso” e online – che nasce per raccogliere, conservare e comunicare la storia della città di Ferrara. Interverranno Daniele Jalla, Presidente di ICOM Italia, Massimo Maisto, Vicesindaco del Comune di Ferrara, e Anna Maria Quarzi, Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea Ferrara.

Grandi nomi del giornalismo e due moderatori d’eccezione, per l’appuntamento delle 17.15 con “Ebrei e fascismo: nuovi punti di vista”. Intorno al tavolo siederanno, infatti, Pierluigi Battista del Corriere della Sera, Enrico Mentana, Direttore del Tg di La7, Riccardo Calimani, Presidente della Fondazione MEIS, e Gian Arturo Ferrari, Vicepresidente di Mondadori.

Alla Sala della Musica (Chiostro di San Paolo), è fissato per le 18.30 l’incontro su “Ricordati dei giorni del mondo. Storia del pensiero ebraico dalle origini all’età contemporanea”, che vedrà coinvolti ancora Rav Laras (questa volta nelle vesti di autore), Calimani e Mons. Negri.

Dopo l’intermezzo dell’aperitivo ebraico alla “Libreria Cafè”, la Festa si sposterà alla Sala Estense, dove alle 21 il leader degli Almamegretta, Raiz, accompagnato da Enrico Fink e altri raffinati interpreti, metterà in scena “La musica dal mare. Musica e poesia ebraica sulle onde del Mediterraneo”. Alla stessa ora, ma al Chiostro, verrà proiettato “Ferrara film location. I luoghi del cinema di una città e della sua provincia”, diretto nel 2015 da Carlo Magri.

Da segnalare, infine, che per tutta la giornata, dalle 9 alle 12.30, dalle 14 alle 18 e dalle 19 alle 20, proseguiranno incessanti gli itinerari nei luoghi della cultura ebraica a Ferrara, a cura di Coopculture.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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