Skip to main content

Da: Comune di Codigoro.

Stop al degrado ambientale! Questo è l’obiettivo, ma anche l’appello lanciato, stamani, dalla sala del Consiglio Comunale, durante la presentazione dei risultati ottenuti dalle recenti attività di repressione dell’abbandono dei rifiuti sul territorio. “Il vento sta cambiando – ha sottolineato il sindaco Sabina Alice Zanardi -, il tema del rispetto ambientale è molto sentito, dal pianeta giunge un grido d’allarme, al quale non possiamo sottrarci, un grido di cui si è fatta portavoce una giovanissima svedese, Greta Thumberg. Ciascuno di noi può fare qualcosa per cercare di cambiare le cose.” Illustrando alcune slides, con immagini molto eloquenti, il Sindaco ha divulgato il resoconto delle azioni di contrasto compiute nei mesi di novembre e di dicembre scorsi in alcune aree del territorio, soggette a frequenti episodi di abbandono dei rifiuti. Nello specifico, risulta che tra novembre e dicembre 2019 i volontari di Lida, che hanno frequentato specifico corso di formazione, al termine del quale hanno superato esame che li abilita ad effettuare controlli, nonchè ad accertare violazioni ambientali e ad elevare sanzioni, abbiano proceduto a compilare quattro verbali a carico di altrettanti trasgressori. Gli accertamenti sono stati compiuti, applicando il regolamento Atesir, nel parcheggio dell’ex-ospedale, situato in via Crocettola e le violazioni accertate ammontano complessivamente ad 800 euro. Il Corpo di Polizia Municipale del Delta nel mese di dicembre ha colto in flagranza un trasgressore, in via Argine Assunteria e nel mese di dicembre un altro soggetto, intento ad abbandonare rifiuti di fianco alla campana del vetro situata nel parcheggio di Via Crocettola a Codigoro. L’ammontare complessivo delle violazioni accertate, anch’esse in applicazione del Regolamento Atesir, è pari a 400 euro. Anche i militari della Stazione Carabinieri di Codigoro, a seguito di appostamenti e specifiche attività d’indagine, tra novembre e dicembre 2019, hanno contestato 4 violazioni per abbandono di rifiuti (due in via Crocettola, una a Pontemaodino e una a Codigoro), per un ammontare complessivo di 2.400 euro, in applicazione delle norme del testo Unico dell’Ambiente. Durante la presentazione dei dati, il sindaco ha mostrato in sala alcune immagini emblematiche relative ad una serie di iniziative ecologiche effettuate nei mesi scorsi sul territorio, a partire da quella che il 30 novembre 2019 ha visto il coinvolgimento di Polizia Provinciale, Clara, soci di Obiettivo pesca, scuola, cittadini e della stessa Amministrazione Comunale con gli assessori scesi in campo al fianco dei volontari, per rimuovere i rifiuti abbandonati lungo il canale Goro e lungo le strade del paese. “I rifiuti abbandonati poi vanno recuperati – ha ricordato il Sindaco – e i costi ingenti ricadono sulla comunità. Si è deciso che è venuto il momento di dare schiaffi morali a chi provoca il degrado. Abbiamo definito questi soggetti sporcaccioni, alcuni dei quali, dopo essere stati sanzionati, hanno avuto il coraggio di chiedermi un colloquio e di inventare pretesti artificiosi, per discolparsi. L’obiettivo non è fare cassa – ha aggiunto il Sindaco -, ma fermare questa inciviltà.” I trasgressori hanno facoltà di presentare ricorso entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento sanzionatorio, scrivendo le proprie memorie difensive, che saranno poi esaminate dagli uffici competenti. Prima di lasciare la parola al presidente di Clara Annibale Cavallari, il Sindaco ha ribadito la necessità di fare rete tra istituzioni e comunità, invocando la collaborazione attiva dei cittadini, anche segnalando alle autorità competenti, episodi di abbandono o coloro che sono stati visti rendersi responsabili di illeciti ambientali. Plaudendo all’iniziativa del Comune di Codigoro, che da subito ha colto la piena, fattiva collaborazione delle forze di polizia operanti sul territorio, il Presidente di Clara ha evidenziato come “questa presa di posizione deve essere estesa anche ai territori vicini, agli altri enti soci. Occorre creare una rete unitaria per contrastare questo fenomeno, perchè quando si spargerà la voce che Codigoro è un territorio off limits per l’abbandono, chi si sbarazza dei rifiuti, si sposta altrove.” Roberto Spiandorello, responsabile della raccolta differenziata per Clara, dopo aver rilevato che nell’ultimo biennio sono stati 1320 gli interventi di recupero straordinario di rifiuti nel territorio codigorese, effettuati tra fossi e banchine stradali (in 25 distinte aree), ha osservato come “l’abbandono rappresenta un danno di immagine per l’ambiente e per l’azienda. Speriamo che questa concertazione venga estesa senza se e senza ma.”
Hanno partecipato alla conferenza stampa anche gli assessori Melissa Bianchi (Ambiente), Stefano Adami (Attività produttive), Samuele Bonazza (Partecipazione Attiva), la consigliera comunale Sara Zampolli, il Comandante della Polizia Provinciale Claudio Castagnoli, il Comandante della Stazione Carabinieri di Codigoro, Maresciallo Maggiore Giovanni Guagliumi, il Comandante del Distaccamento della Polizia Stradale di Codigoro, Vice Ispettore Francesco Zanfardino, il Presidente provinciale di Lida Stefano Melotti, un volontario di Lida Stefano Azzi, Graziella Ferretti, Luisa Balestra, Rita Mazzini, Franca Massarenti dell’Udi, Stefania Villani, presidente dell’Avis, Enrico Feggi, Presidente del Circolo Nautico Volano ed il Presidente dell’Associazione Buonincontro e dell’Emporio Solidale Il Mantello di Pomposa, Giuliano Tomasi e i giornalisti locali.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it