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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Tra un mese prenderà il via un’avventura nuova ed avvincente per gli alunni delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado, “un’esperienza educativa fondamentale per il loro percorso di crescita, perché li renderà protagonisti della vita democratica della nostra comunità, portandoli ad eleggere un nuovo sindaco. Speriamo che sia un’alunna a portare la fascia tricolore.” Con queste parole, dopo i calorosi ringraziamenti alle dirigenti scolastiche e agli insegnanti che da un anno a questa parte stanno svolgendo un intenso lavoro di squadra, il Sindaco Marco Fabbri questa mattina ha introdotto a Palazzo Bellini la conferenza stampa di presentazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi, ponendo contestualmente l’accento sulla “necessità di far crescere la consapevolezza nei più giovani sulla rappresentanza nelle istituzioni, perché gli alunni sono il nostro presente ed il nostro futuro.” Auspicando come il Primo Cittadino l’elezione di una “sindaca”, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli, ricordando i tanti incontri preparatori che hanno preceduto la presentazione del progetto, ha annunciato che “i bimbi sono tutti contenti, c’è molta attesa, le dirigenti scolastiche sono vulcaniche e piene di idee e stanno presentando tanti altri interessanti progetti, come quello che parte oggi.” E’ poi intervenuta Roberta Monti, dirigente scolastica reggente dell’Istituto comprensivo di Comacchio. che ha ricordato come “questo progetto costituisce la prima proposta che ho avanzato all’Amministrazione Comunale al mio arrivo un anno fa, perché la ritengo importantissima, in quanto l’educazione civica viene recepita più facilmente da piccoli. E’ nostro dovere insegnare ai bambini a diventare cittadini del domani. Li vedo entusiasti, preparatissimi ad intraprendere questa avventura bellissima.” Il 21 ottobre prossimo in tutti i plessi scolastici si svolgeranno le primarie, mentre le elezioni ufficiali avranno luogo il 4 novembre per eleggere il primo cittadino tra gli alunni. Infine il 20 novembre prossimo, alle ore 18 si insedierà il sala consiglio il Consiglio Comunale dei ragazzi.
Durante la conferenza stampa è intervenuta anche la dirigente scolastica reggente dell’istituto comprensivo di Porto Garibaldi, Ines Cavicchioli, la quale compiacendosi per il lavoro svolto in collaborazione con l’istituto comprensivo di Comacchio, si è detta “Onorata di partecipare a questo progetto, fortemente voluto dall’allora Prefetto di Ferrara, Provvidenza Raimondo. E’ importante che la scuola sia attiva, operativa, in osmosi con il territorio che la ospita e questa avventura è fondamentale, perché incoraggia i più piccoli a partecipare alla vita democratica e civile della società.” Patrizia Buzzi, responsabile del Servizio di Pubblica Istruzione ha ringraziato Matteo Mari, Rita Bellotti, Mirella Sanna, Gilda Arveda, Michele Vergaro, Antonella Boldrini e Angela Zanetti, i docenti coinvolti in un lungo e proficuo lavoro di equipe, volgendo un altro sentito ringraziamento a Francesca Battani, consulente della cooperativa Girogirotondo, chiamata a facilitare il compito dei ragazzi, in vista dell’insediamento del nuovo organo rappresentativo. Il Consiglio Comunale dei ragazzi sarà composto da 24 rappresentanti eletti dagli alunni e da un piccolo sindaco che porterà la fascia tricolore e che si farà interprete delle proposte e dei progetti da sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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