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da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Ferrara, 8 marzo 2014
Si è tenuta stamattina presso la Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara la Conferenza Stampa di presentazione dell’edizione 2014 del Palio di Ferrara.
Alla presenza delle autorità ed Istituzioni, nonché dei presidenti delle otto Contrade del Palio e della Corte Ducale hanno presentato i propri interventi Roberta Ziosi, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Alessandro Fortini, presidente dell’Ente Palio città di Ferrara, Marcella Zappaterra, presidente della Provincia di Ferrara e Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara.
A fare gli onori di casa Roberta Ziosi, che dopo i saluti di rito ha espresso il suo apprezzamento per il Palio e le manifestazioni legate alle attività dell’Ente e delle Contrade che “fanno della città di Ferrara un grande palcoscenico, permettendo a tutto il tessuto urbano di partecipare, vivendo la città stessa come un laboratorio di teatro.”
A seguire, il presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini ha spiegato quali saranno le novità del programma del Palio di Ferrara per l’edizione 2014. “Il mondo del Palio, presentando il proprio programma di maggio, vuole coniugare la sua tradizione- restano infatti i 4 week end dedicati (fatto salvo quello del 25/26 maggio)- con alcuni elementi innovativi, che vedono il coinvolgimento delle eccellenze della città di Ferrara: dalle nascenti collaborazioni con il Coro Santo Spirito e l’Orchestra a plettro Gino Neri per arrivare alla mostra fotografica sul Palio fino alla sinergia con il festival di Altroconsumo. Tutto questo – e molto altro – è stato inserito nel programma del Palio di Ferrara 2014 perché le manifestazioni proposte diventino sempre più volano dell’offerta turistica della città.”
Le novità del programma sono diverse: la prima è che durante la celebrazione della Benedizione dei ceri in Cattedrale, il 3 maggio, accompagnerà la messa il Coro Santo Spirito con la Missa Hercules dux Ferrariae composta da Josquin des Prez e dedicata a Ercole I d’Este, Duca di Ferrara. Terminata la messa, il duca e la corte assisteranno all’iscrizione delle otto compagini alle corse del palio, per le quali un notaio riporterà sul libro pubblico la registrazione, effettuata formalmente dal Massaro accompagnato da due uomini d’armi.
Nel fine settimana del corteo storico, 17-18 maggio, oltre le manifestazioni canoniche, presso giardino delle duchesse, il Mercato antico: profumi, arti e mestieri alla corte delle duchesse. Nella stessa domenica 18 maggio, in Castello estense, Bambini e famiglie alla scoperta delle vivaci corti di età estense : danze e duelli per ogni età.
Altra novità in programma quella della sera del giovedì 29 maggio: “Contese di festa: i protagonisti si presentano alla corte e al popolo”, in piazza Duomo e palazzo di Corte, I notabili dei rioni e dei borghi dal poggiolo del palazzo di Corte presentano i propri campioni alla piazza. (Il programma completo è dettagliato è in altro allegato al media kit).
Inoltre, nel mese di maggio l’Ente Palio proporrà due diverse mostre: la prima, in Palazzo Municipale, vedrà in esposizione i bozzetti dei Palii dipinti dagli allievi dell’ Istituto Dossi Dossi, la seconda invece ospiterà gallerie di due importanti fotografi italiani (Luciano Valentini e Milko Marchetti) ed una dedicata agli scatti dei fotoreporter di Ferrara.

A quello di Fortini hanno fatto eco gli interventi degli altri relatori, nei quali è stata ribadita la volontà di rilanciare il Palio di Ferrara come una manifestazione di ampio respiro, corale, che continui a valorizzare le tradizioni e la storia della città di Ferrara dentro e fuori le mura cittadine.
Nella giornata dell’otto marzo, una particolare attenzione è stata rivolta alla passione e all’impegno che le “donne di Palio” riversano in tutte le attività promosse, attraverso il lavoro costante delle Commissioni e dei Comitati, nonché all’interno delle Contrade e della Corte Ducale, con risultati brillanti e prestigiosi.
A spiegare ed argomentare il programma completo Angela Ghinato, Direttore dell’Ente Palio di Ferrara, che ne ha curato la strutturazione insieme ai diversi organi dell’Ente. La Ghinato ha ricordato che “le cronache dell’epoca estense sono ricche di racconti e scorci della quotidianità della vita dell’epoca, è bello poter riproporre degli spaccati dell’epoca attraverso rievocazioni di natura eterogenea, dal mercatino all’opera teatrale.”
Della comunicazione dell’edizione del Palio 2014 ha parlato l’addetto stampa dell’Ente Palio, Ingrid Veneroso, che ha spiegato che “L’immagine del Palio di Ferrara è sentita come un veicolo per identificare, anticipare e promuovere l’edizione corrente della manifestazione, che non consiste solo delle corse di Piazza Ariostea ma di una serie di eventi eterogenei proposti dalle Contrade e dall’Ente. Perseguendo dunque questo ideale abbiamo riconosciuto come icona del Palio 2014 la chiarina, che è lo strumento musicale per eccellenza che identifica l’universo Palio di Ferrara. Essa rappresenta la chiamata alla gara; la partecipazione della gente e la tradizione (nel Palio di Ferrara non si utilizzano altri strumenti a fiato se non questo, che resta identico a se stesso nel corso dei secoli). Andando a presentare un’edizione del Palio rinnovata e al tempo stessa legata alla tradizione e alle emozioni prepotenti che il Palio evoca, abbiamo ritenuto quanto mai adatto proporre dunque il motivo della chiarina: questo strumento verrà dunque declinato in ogni elemento di comunicazione che adotteremo per questa edizione del Palio, perché la chiamata al Palio Ferrara si senta, forte e chiara.”
Un saluto al numeroso pubblico in sala è stato portato anche dal direttore del Coro di Santo Spirito, Mauro Vignolo, e da quello dell’orchestra Gino Neri, Viglione Vincenzo, che hanno entrambi espresso l’entusiasmo per la sinergia e la collaborazione con l’Ente Palio, che in futuro ne animeranno le loro attività, auspicando che la musica riguadagni l’importanza che aveva nel Rinascimento all’interno della vita cittadina.
Infine, i saluti istituzionali della presidente della Provincia Marcella Zappaterra e del Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani.
“Il mio è l’ultimo saluto come presidente di Provincia, sono emozionata – ha spiegato la Zappaterra – In questi anni ho scoperto davvero quanto il Palio sia uno scenario importante di crescita di Ferrara: io ho fatto un’esperienza importante, capendo che ciò che voi fate – rivolgendosi a quanti erano presenti – valorizza la città in maniera significativa ed indispensabile, entrando a giusto merito a costituirne una parte del patrimonio. Voi siete una vera istituzione della città e del territorio, siete un simbolo e forse non vi rendete conto di ciò che rappresentate. Posso congedarmi solo dicendo continuate cosi.”
Tiziano Tagliani ha redarguito i presenti, lanciando un messaggio che si spinge ben oltre le finestre del Ridotto del Teatro. “Non dobbiamo smettere di stupirci, non dobbiamo dimenticare di godere dello stupore per la bellezza delle cose. Nel tempo il Palio si è rivelato un interlocutore importante per l’Amministrazione comunale, diventando uno strumento sociale e di prevenzione di disagio sociale, oltre che un o strumento di promozione. E’ un lavoro che voi fare in maniera costante e siete sempre in prima file per contribuire, passo dopo passo, per animare tutti gli spazi della città. Nel tempo è cambiata anche a relazione fra la città e il Palio, che non è più basata su un solo evento: il Palio ha cambiato pelle, diventando a giusta ragione e meritatamente un pezzo della nostra quotidianità.”
In conclusione, il Presidente Fortini ha voluto lanciare il suo personale ringraziamento a quanti, ogni giorno e a vario titolo, si prodigano perché il Palio di Ferrara lavori con la città e e per la città, dai Presidenti delle Contrade al Segretario Comunale Buzzoni alle Commissioni, “il cui lavoro è tanto più prezioso quanto più si concretizza in azioni di promozione sociale ed economia per il territorio.”

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ENTE PALIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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