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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “Importanti opportunità per il tessuto economico ferrarese nel nuovo contesto della macroregione adriatico ionica”.
LE AZIONI DI SVILUPPO DELLE PMI DELLA MACROREGIONE ADRIATICO IONICA ILLUSTRATE IN CAMERA DI COMMERCIO A FERRARA.
La realtà del Forum dell’AIC nel nuovo contesto della macroregione Adriatico Ionica
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Un importante incontro ieri (20 luglio n.d.r.) in Camera di commercio per illustrare le opportunità economiche, per le imprese ferraresi, nell’Area Adriatico-Ionica, una Macroregione che testimonia di per sé l’esistenza ed il funzionamento di un modello concettuale di sviluppo che è quello del “Sistema territoriale locale” ma ancor di più a livello “sovralocale”.
Ospiti Rodolfo Giampieri, Presidente del Forum delle Camere di commercio dell’Adriatico Ionio, Michele De Vita, Segretario Generale del Forum, con Frida Paolella dell’Ufficio Progettazione Europea e Reti Internazionali della Camera di commercio di Ancona, che hanno spiegato le grandi potenzialità di sviluppo e le opportunità per le PMI, anche grazie ai fondi europei, nella vasta area della macroregione Adriatico Ionica.
Fondamentale il ruolo e le attività svolte nel corso degli ultimi dieci anni, sotto il coordinamento del Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, del Forum delle Camere di commercio dell’Adriatico Ionio, come uno dei maggiori stakeholder della Strategia Europea per la Regione Adriatico Ionica nella nuova fase di implementazione del Piano di Azione, in quanto il Forum AIC viene citato come soggetto capace di abbattere le barriere amministrative e facilitare le opportunità commerciali.
“Il Furum, costituito nel 2001, è oggi l’unica rete formalizzata di organismi intermedi rappresentativi del mondo economico dell’Area Adriatico-Ionica – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni – un modello in cui il sistema delle Camere di Commercio ha saputo svolgere un ruolo da protagonista per la creazione di un valore aggiunto inteso come valorizzazione ed incremento del sistema economico, produttivo e dei servizi, ma anche delle risorse naturali e culturali del territorio”.
Il Coinvolgimento del Sistema camerale ha portato all’elaborazione di importanti proposte nei confronti della Commissione europea ed alla definizione del Piano di Azione della Strategia Europea per la Macroregione Adriatico Ionica.
All’incontro alla Camera di commercio di Ferrara erano presenti tutti i rappresentanti delle Associazioni di categoria imprenditoriali della provincia, Sipro, Ervet Emilia-Romagna, l’Assessore alle Attività produttive del Comune di Ferrara Caterina Ferri.

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CAMERA DI COMMERCIO


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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