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Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Saranno ben quattordici i pubblici esercizi di Ferrara e Provincia premiati per la loro professionalità e la fedeltà alla Ascom Fipe Confcommercio di Ferrara (Federazione Italiana Pubblici Esercizi): la cerimonia si terrà lunedì 18 marzo 2019 dalle ore 15 nella sala conferenze di Ascom Ferrara (al primo piano in via Baruffaldi 14/18). A consegnare una targa alle attività sarà il vicepresidente vicario della Confcommercio nazionale Lino Enrico Stoppani – presidente nazionale Fipe – e che sarà affiancato nel momento di festa delle imprese dal presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni e dal presidente provinciale di Fipe Matteo Musacci.
Quattordici appunto le attività: Ristorante Pinotti di Pinotti Elena (Villanova di Denore); La Capanna di Eraclio di Soncini Pierluigi (Codigoro); La Rosa dal 1908 di Malaguti Francesco (Terre del Reno); L’Antico Giardino di Gardinali Francesco (Ravalle); Il Ristorante Lanzagallo di Remo Antonio Tazzari (Gaibana) ; La Chiocciola di Adalberto Migliari (Quartiere); Da Tassi di Alario Vincenza (Bondeno); Quel Fantastico Giovedì di Mara Farinelli (Ferrara); Pizzeria Pulcinella di Antonio Lettieri (Ferrara); Al Vecchio Mulino di Dario Trantini (Porotto); Pizzeria Orsucci di Armando Orsucci (Ferrara); Leon d’Oro di Mauro Paganelli (Ferrara); Ristorante Samanta di Roberta Tassinari (Cento); Ristorante pizzeria La Pergola di Learca Tassinari (Renazzo). Tutti esempi di professionalità e di eccellenza enogastronomica e storicamente legati ad Ascom Fipe Confcommercio.
Sarà inoltre l’occasione per illustrare il nuovo “Report Annuale” sulla Ristorazione promosso dalla Federazione dei Pubblici Esercizi e riguardante gli stili alimentari degli italiani, cercando di interpretarne gli sviluppi futuri e l’impatto sulla ristorazione: il settore rappresenta in Italia un ambito economico trainante e dagli sviluppi occupazionali crescenti. In particolare la relazione sul report sarà svolta da Roberto Calugi, direttore nazionale di Fipe.
Al termine dei lavori – coordinato dal direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban – verrà infine lanciato in città e sul territorio l’interessante progetto “Rimpiattino” ovvero la possibilità di rimpiattare ossia di riutilizzare cibo e bevande, ordinate al ristorante, ma poi non consumate, potendole portare a casa in contenitori pratici e simpatici.
Un nodo, quello dello spreco alimentare. che i ristoratori italiani considerano rilevante nell’80 % dei casi. In particolare gli avventori spesso per imbarazzo (55%) evitano di chiedere il cibo rimasto. L’iniziativa promossa da Fipe in collaborazione con Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi a base cellulosica) è il segno tangibile di una consolidata consapevolezza ambientale.
L’elenco dei ristoranti ferraresi che parteciperanno a “Rimpiattino” è disponibile sul sito FIPE https://www.fipe.it/rimpiattino/ferrara.html

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ASCOM FERRARA


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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