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da: Ufficio Stampa Pallacanestro Vigarano

Serie A: Lasciarsi alle spalle le difficoltà e crescere…

“Non può piovere per tutta la vita.” Probabilmente anche le più radicate convinzioni di Gabriel Garcia Marquez nei suoi Cent’anni di Solitudine, verrebbero meno. La sequenza di infortuni di questa prima parte di stagione è stata incessante, colpendo in sequenza più o meno tutte le giocatrici della Meccanica NOVA. Questo ha messo in oggettiva difficoltà il lavoro tecnico settimanale, con i ranghi spesso ridotti, ancor prima delle gare della domenica, giocate sempre in emergenza. Il calendario particolarmente impegnativo ha fatto il resto. Si avvia verso la conclusione un mese di ottobre da mettersi velocemente alle spalle. Tre trasferte logisticamente impegnative (2 volte Napoli e Ragusa), due squadre si qui imbattute (Lucca e Ragusa), l’emozione dell’Opening Day, la prestazione monstre di Petronyte a Napoli. Poi infortuni, tantissimi. Tutti di natura traumatica, dove anche il lavoro costante settimanale di propriocettiva non ha potuto più di tanto.
Crudo (piede), Cigliani (caviglia), Orrange (caviglia), Ostarello (caviglia), Capoferri (spalla), Tognalini (caviglia), Vespignani (caviglia + cheratite), Ciarciaglini (gomito), Vian (problema muscolare) senza contare Rosier quale lungo degente, sembra il recap di una corsia di ospedale più che di una squadra di pallacanestro. Ebbene bisogna guardare avanti, quando si è nell’emergenza più nera si può solo risalire, migliorare, stare meglio. La partenza 0-4 ha visto anche sprazzi di ottime cose, come 30 minuti a Napoli, il primo tempo con Lucca, i quarti dispari con Ragusa giocati senza Usa. Serve pazienza, forza mentale, per guardare avanti; fiducia. Non è semplice quando la vittoria non arriva e non ha mai la possibilità di giocartela ad armi pari, ma ecco ancora il richiamo allo scrittore colombiano: “Non può piovere per tutta la vita”.
Bisogna farsi trovare pronti, essere al meglio possibile e giocare le partite, sino in fondo, con maggiore convinzione e cattiveria agonistica: trasformare la rabbia di questo avvio martoriato dagli infortuni in energia per colmare assenze, malanni e negatività. In questo servirà anche l’affetto e il calore del PalaVigarano, per dare una spinta in più alla squadra.
Domenica arriva il Fila San Martino di Lupari, giornata di andata numero 5. Le padovane occupano la posizione 7 (bilancio 2v-2p per 4pt). Sono reduci dal successo esterno a Sesto S.G. (56-65) trascinate dalla propria coppia USA: Bailey (18pt + 7r) e Davis (15pt + 10r). Lo staff medico proverà a mettere in campo la miglior formazione possibile, certa l’assenza di Capoferri, mentre per il resto si valuterà con attenzione solo all’ultimo. Appuntamento domenica 01 novembre 2015 alle ore 18.00 con consueta diretta streaming LBF.
In questo secondo appuntamento casalingo chi ancora non avesse ritirato la propria tessera di abbonamento potrà farlo in biglietteria all’ingresso.
La mattinata di domenica porterà al PalaVigarano un raduno della Selezione Regionale FipCrer del CTF Centro Tecnico Federale con le giovani atlete classe 2001/02 al lavoro dalle 10.00 alle 12.30. Ben nove le azzurrine di Basket Academy convocate per l’appuntamento, si tratta di Maria Elena Gozzi, Alessandra Ruggeri, Caterina Gilli, Alice Prisco, Ylenia Salani, Giulia Amorati, Giorgia Chiericatti, Silvia Nativi e Giulia Natali, sotto l’occhio attento di Emanuela Benatti Referente Provinciale per la provincia di Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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