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da: ufficio relazioni esterne Festival APS

Dopo il gradimento e il successo della prima e della seconda edizione, con circa 1.500 presenze in ciascuna manifestazione, torna sabato 13 e domenica 14 presso il Giardino delle Duchesse nel cuore di Ferrara, il Festival provinciale delle APS (Associazioni di Promozione Sociale). Obbiettivo dell’evento è la divulgazione e conoscenza delle attività svolte dalle varie associazioni operanti nel territorio provinciale, fra di loro e nei confronti della cittadinanza. Nella “due giorni” il 3° Festival Provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale, ideato e coordinato dall’associazione TerzoMillennio con la collaborazione della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Ferrara, propone alle associazioni che hanno aderito e a coloro che desiderano intervenire nel corso della manifestazione, di esporre, rappresentare ed evidenziare esempi e prototipi delle loro attività prevalenti. Le APS disporranno di spazi dove allestire banchi espositivi aperti ai visitatori, nei quali saranno presentati i loro materiali: dai fascicoli informativi riguardanti le loro iniziative, ai veri e propri prodotti realizzati dalle associazioni stesse e alle modulistiche a disposizione di chi lo desideri. Il Festival aprirà i battenti sabato alle ore 11 e proseguirà per tutta la giornata fino a domenica alle 22,45. Il programma della giornata di sabato prevede: ore 11,00 apertura dei punti d’incontro tra il pubblico e le Associazioni di Promozione Sociale aderenti al Festival, che saranno a disposizione per tutto il corso della giornata. Nel pomeriggio il palcoscenico predisposto per gli spettacoli e le animazioni darà vita a eventi di varia natura: ore 17,30/18,00 la Società Danza Ottocentesca con una esibizione di danza storica intitolata: “Sulle ali di Strauss”, ore 18,00/18,30 il Centro Sociale Ancescao Corso Isonzo propone una dimostrazione-presentazione delle attività del Centro, ore 18,30/19,00 Impulsesart offre “La notte delle Tastiere” (Tastiere Magiche), ore 19/19,30 la L.I.L.T. Lega Italiana Per La Lotta ai Tumori presenta le attività dell’associazione, ore 19,30/20,00 la presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, l’assessore comunale alla salute e servizi alla persona Chiara Sapigni, assieme ai rappresentanti Centro Servizi Volontariato e al forum del Terzo Settore interverranno per illustrare la prima edizione della Giornata per la Cittadinanza Solidale istituita dalla regione Emilia Romagna. Dopo una breve pausa; il gran finale alle ore 21,15, con l’Associazione Musicisti di Ferrara in una esibizione-spettacolo della Scuola di Musica Moderna.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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