Skip to main content

NATALE 2017: PREMIATE LE VENDITE NEI NEGOZI “SOTTOCASA”
TRA I REGALI VINCE IL MADE IN ITALY, ALIMENTARI AL PRIMO POSTO

L’andamento degli acquisti legati al Natale premia il Made in Italy e la qualità dei negozi tradizionali. I prodotti alimentari tipici del territorio sono i regali più venduti, insieme a maglieria, profumi ed accessori. Questi in sintesi i dati che emergono dall’indagine sulle vendite del periodo pre-natalizio (aggiornata allo scorso 18 dicembre) effettuata da Confcommercio Emilia Romagna, tramite il centro studi Iscom Group, su un panel di imprese commerciali della nostra regione, del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, profumeria, oggettistica, giocattoli, ecc.), per monitorare l’andamento delle vendite di questo Natale e gli orientamenti di spesa delle famiglie emiliano-romagnole.

Nelle prime settimane di dicembre in base all’indagine regionale si afferma complessivamente la stabilità nelle vendite ed è grande l’attesa per la corsa finale di sabato e domenica prima di Natale. Sono i prodotti alimentari della nostra tradizione anche a Ferrara a dominare la classifica dei regali più acquistati per questo Natale: “Questi risultati sono il segnale di un prudente ma progressivo ritorno alla fiducia da parte delle famiglie – commenta il presidente di Ascom Ferrara Giulio Felloni – che deve continuare ad essere sostenuta, per tradursi in una ripresa dei consumi stabile e duratura,. In particolare con un abbassamento della pressione fiscale a tutti i livelli e snellendo la burocrazia . La grande professionalità e il servizio dei nostri esercizi commerciali di vicinato – alla quale abbiamo dedicato una campagna mediatica sui Social – deve trovare il sostegno concreto del Legislatore nazionale quanto di quello locale”.

Sul fronte dei comportamenti di acquisto dall’indagine emerge un’attenzione ormai consolidata al prezzo da parte della clientela (50% degli operatori) e si conferma la tendenza ad acquistare regali utili (15%) e a ricercare le ultime novità in commercio (lo rileva l’11% degli operatori). Da sottolineare l’attenzione per il Made in Italy e la qualità dei prodotti; si torna a cercare il prodotto di marca e alla moda mentre cala l’interesse della clientela per i prodotti economici “primo-prezzo”. Tra i regali più acquistati, ai primi posti ci sono i prodotti alimentari, in particolare quelli artigianali della nostra tradizione e le sempre più gradite ceste natalizie; nell’abbigliamento la maglieria; nei beni per la persona profumi, articoli di bigiotteria ed accessori (meglio se griffati).

In aumento, negli ultimi anni, la spesa pro-capite per il periodo natalizio per gli alimentari con una spesa media per famiglia che si attesta quest’anno a circa 78 euro. Mentre la spesa media complessiva (alimentare, abbigliamento, beni per la persona>) per famiglia è pari a 106 euro circa secondo i dati regionali. Per quanto riguarda la propensione degli operatori ad integrare la vendita in negozio con forme di vendita on-line, l’indagine evidenzia che nell’arco degli ultimi cinque anni sta crescendo la percentuale degli operatori di esercizi commerciali tradizionali che fa anche vendita on-line in maniera diretta, tramite sito aziendale o social network.

tag:

ASCOM FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it