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Da: Università di Ferrara

Sabato 21 gennaio alle ore 15 si aprirà l’ottavo anno accademico di Unijunior Ferrara – Conoscere per crescere, il ciclo di lezioni universitarie per giovani dagli 8 ai 14 anni, organizzato da Maria Grazia Campantico e Andrea Maggi di UniFe, in collaborazione con Riccardo Guidetti dell’Associazione culturale LeoScienza.
Le lezioni, tenute da docenti UniFE e della durata ciascuna di 60 minuti, si svolgeranno al Polo Chimico Bio Medico (via L. Borsari, 46). Per gli accompagnatori sarà possibile parcheggiare gratuitamente presso la struttura, con sala studio e servizio bar aperti per tutta la durata delle lezioni.

Lezioni in programma sabato 21 gennaio:
ore 15 (10-14 anni) e ore 16.30 (8-11 anni): Alla scoperta delle cellule staminali. Cosa sono le cellule staminali? Dove sono? A cosa servono? Ci possono curare? Docente: Monica Borgatti, Professoressa associata del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie dell’Università di Ferrara;
ore 15 (8-11 anni) e ore 16.30 (10-14 anni): Ne farem di tutti i colori! Vi piace colorare? Sapete a cosa dobbiamo quelli che noi chiamiamo ‘colori’? Scopriamolo insieme. Dopo aver capito il ‘perché’ si vedono i colori, intraprenderemo un viaggio dalla preistoria sino ai nostri giorni, alla scoperta di pigmenti e tecniche pittoriche. Docente Lisa Volpe, assegnista di ricerca al Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara.
Tutte le strutture UniFE in cui si svolgeranno le lezioni Unijunior sono accessibili anche a disabili.

Per iscriversi: info@unijunior.it; tel. 051/6850005.
http://www.unijunior.it/ferrara/

Musica, musicoterapia e neurologia
5° Edizione del Corso di perfezionamento post-laurea di UniFE

E’ on line il bando della 5° Edizione del Corso di perfezionamento post-laurea dell’Università di Ferrara “Musica, Musicoterapia e Neurologia”. Il Corso è diretto dal Enrico Granieri e della Prof.ssa Maura Pugliatti; co-direttori il Prof. Alfredo Raglio, docente di musicoterapia, e il Maestro Prof. Giorgio Fabbri, compositore e direttore d’orchestra e organista, esperto in argomenti concernenti cervello e musica.

Specifica Granieri: “Come negli anni passati, il Corso introduce basi di anatomia e neuro-fisiologia e di neurologia integrandole, attraverso un approccio multidisciplinare, con la componente psicologica ed emotiva che propone la musica alle persone in buona salute e al paziente neurologico; fornisce nozioni di base relative all’utilizzazione della musica e di tecniche musico-terapeutiche in neurologia promuovendo un approccio rivolto alla salute della mente e del corpo. Il Corso non comporta alcun titolo professionalizzante. Obiettivo del progetto formativo è quello di fornire cultura e approfondimenti specifici neuroscientifici sull’impatto che la musica esercita sulle diverse aree cerebrali, sullo sviluppo di processi di plasticità neurale, su memoria e emozioni, su patologie specifiche del sistema nervoso favorendo miglioramenti di funzioni motorie, cognitive, mnesico/attentive. Il Corso infine propone anche tematiche indirizzate ad aggiornamento medico sui principali disordini neurologici, posturali, algiche, cui può talora andare incontro il musicista (‘sindromi da overuse’)”.

Prosegue Granieri: “Il Corso è’ rivolto a Neurologi, Medici, Psicologi, ai Laureati in Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione, ai Laureati in Scienze Motorie, agli Educatori Professionali, ai Dottorandi e agli Specializzandi. E’ anche rivolto a Musicisti con Diploma Accademico di I o di II livello rilasciato dagli Istituti Superiori di Studi Musicali e Coreutici, ai Docenti di Musica e a chi in generale ha interesse alla conoscenza del funzionamento mente-cervello e musica-cervello (Neuroestetica), oppure è interessato professionalmente alla relazione con malati neurologici. Al Corso possono partecipare anche gli studenti universitari e gli studenti del Conservatorio in qualità di uditori. Inoltre, lo studente universitario in possesso di Diploma di Conservatorio può partecipare in qualità di regolare iscritto: è infatti consentita la contemporanea iscrizione. Iscrizione contemporanea è anche consentita ai discenti dei Corsi biennali di Musicoterapia svolti in collaborazione tra Conservatori e Unità Operative di Fisiatria che da qualche anno si svolgono in diverse città. L’iscrizione e la frequenza al Corso di Perfezionamento Universitario esonera dai crediti ECM nell’anno 2017. I crediti formativi universitari (CFU) acquisiti possono essere presentati all’Ordine Professionale di appartenenza. Le lezioni verranno sviluppate da clinici, neurologi e neurpsicologi, neurofisiologi, logopedisti, pedagogisti, psicologi, musicisti esperti nelle tematiche cervello e musica, docenti di musico-terapia. Come in passato, sono previste lezioni arricchite da un paio di concerti indirizzati, l’una mirata ad approfondimento su multisensorialità in ambito musicale (musica e sinestesia) tenuta dal pianista docente e compositore Prof. Antonio Artese di Firenze, professore presso l’Università dell’Ohio. L’altro concerto (flauto traverso), integrato da lezioni frontali sul ruolo della musica modello di plasticità neurale e fonte di produzione di emozione, sarà tenuto dal prof. Eckart Altenmueller, professore ordinario di neurologia dell’Università di Hannover, Direttore del Dipartimento di Medicina per i Musicisti, Unità di Neurofisiologia e Musica e Neurologia dedicata alle patologie professionali dei musicisti, forse il più esperto sul piano internazionale nella ricerca neurofisiologica e neuropsicologica su cervello-musica e nel recupero dei disordini neurologici che possono colpire i musicisti professionisti. Nella sede di Hannover diversi studenti di medicina e specializzandi e psicologi di Ferrara sono stati accolti per brevi stages o nell’ambito di programmi Erasmus. Sia Artese che Altenmueller hanno già svolto lezione e curato concerto con pianoforte e flauto trasverso rispettivamente nella precedente edizione del Corso, nel 2015 e nel 2016”.

Scadenza iscrizioni: 24 marzo 2017
Bando: http://www.unife.it/studenti/pfm/allegati/perfezionamento/2016_17/musicoterapia
Programma http://www.unife.it/studenti/pfm/allegati/perfezionamento/2016_17/programma-musicoterapia
Info: altaformazione@unife.it, enrico.granieri@unife.it

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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