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da: ufficio segreteria Spi Cgil Ferrara

Ad Argenta , con il patrocinio del Comune, Cgil, Cisl e Uil celebreranno il Primo Maggio con un comizio in Piazza Marconi alle 10, preceduto da un concerto della Corale “G. Verdi” che inizierà alle 9. Al comizio parleranno Giuliano Canola, segretario della Lega Spi, il sindaco di Argenta Antonio Fiorentini e Raffaele Atti, segretario generale della Camera del Lavoro di Ferrara. Alle 11 proseguirà il concerto della Corale “G. Verdi”. Da Filo, alle 9, partirà il tradizionale corteo di mezzi meccanici e biciclette che transiterà da San Biagio alle 9,30 per giungere in piazza Marconi ad Argenta alle 10, passando per via Da Vinci. Le manifestazioni argentane sono promosse, oltre che dal Comune e dalle organizzazioni sindacali, dalle aziende municipalizzate, dalle associazioni di volontariato dalle cooperative e dagli istituti scolastici locali.
A Portomaggiore , alle 9, distribuzione del garofano a cura della Lega Spi- Cgil; alle 10,30 saluto del sindaco Nicola Minarelli; alle 10,45 intervento di Massimo Zanirato, segretario provinciale della Uil, a nome di Cgil, Cisl e Uil; al termine, aperitivo a tutti i partecipanti.
A Lagosanto, sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, tradizionale distribuzione dei garofani, così come a Comacchio, domenica 1 maggio dalle 9 alle 12, presso la Loggia del Grano. Qui, alle 11, la Lega Spi-Cgil ha promosso un incontro con Gaetano Sateriale, responsabile Cgil per il Piano del lavoro, che presenterà il suo libro “Tutti i colori dello zucchero”. Interverrà Riccardo Grazzi, della segreteria provinciale Cgil.
La Cgil e le Leghe Spi dei Comuni di Ostellato, Fiscaglia, Codigoro, Goro e Mesola hanno organizzato la “Festa dei lavoratori” per il 1° Maggio nella piazzetta delle Vallette di Ostellato, dove alle 11 verranno distribuiti i garofani; in successione, tombola e pranzo alle 12, 30; alle 17,30 saluto del sindaco di Ostellato Andrea Marchi. Musica dal vivo per l’intera giornata.
Comizi unitari si svolgeranno a Massafiscaglia alle 11, con Luca Greco, del sindacato Funzione pubblica della Cgil, ed a Migliaro, sempre alle 11, con Francesco Barigozzi, della segreteria provinciale Cgil.
A Masi Torello, in piazza Cesare Toschi, dalle 9, distribuzione del garofano a cura della Lega Spi; alle 10 30 interventi del sindaco Riccardo Bizzarri e di Luca Roverati, segretario provinciale della Filt-Cgil, a nome delle tre organizzazioni sindacali. Al termine, aperitivo ai partecipanti.
A Copparo, in Piazza del Popolo, dalle 9 distribuzione del garofano; alle 9.30 musica popolare con la Corale Oreste Marchesi; alle 11 saluto del sindaco Nicola Rossi; alle 11,15 interverrà Dario Alba, segretario provinciale della Flai-Cgil, a nome di Cgil, Cisl, Uil.
Nell’Alto Ferrarese, a Bondeno, dalle 9, distribuzione del garofano in piazza Garibaldi, dove alle 10,30 parlerà Marco Corazzari, della Filctem-Cgil, a nome di Cgil, Cisl e Uil; nel territorio comunale al mattino distribuzione del garofano a Pilastri, Gavello, Scortichino, Stellata e Burana. A Poggio Renatico, alle 11, comizio unitario di Vittorio Caleffi, della Uiltec-Uil.
A Cento, dalle 9 alle 12, in Piazza del Guercino, distribuzione del garofano a cura della Lega Spi-Cgil.
La Fiom festeggerà il 1° maggio al Centro sportivo di Alberone di Cento (via Rossini, 22), dove alle 11,30 si svolgerà l’incontro “1970-2016, da Statuto a Statuto, passando per Marchionne e il Jobs Act”, con Bruno Papignani (segretario generale Fiom Emilia-Romagna); Michele De Palma (coordinatore nazionale Fiom del gruppo FCA). Interverranno il sindaco di Cento Piero Lodi e una rappresentanza dell’Anpi. Alle 12,30 pranzo, poi musica e lotteria.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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