Skip to main content

Da: Jazz Club Ferrara

Ad inaugurare il primo Monday Night Raw 2017 spetta, lunedì 23 gennaio, alla giovane contrabbassista Rosa Brunello che, con i suoi Los Fermentos, presenterà ‘Upright Tales’, suo secondo progetto da leader.
Con lei Alessandro Presti alla trombra, Filippo Vignato al trombone e Luca Colussi alla batteria. Segue il concerto l’immancabile jam session.

A pochi anni di distanza dal debutto discografico con ‘Camarones a la plancha’ (Zone di Musica, 2012) lodato unanimemente da pubblico e critica, la contrabbassista Rosa Brunello presenta al Torrione, lunedì 23 gennaio (ore 21.30), ‘Upright Tales’ (Cam Jazz, 2016), secondo progetto in veste da leader che riunisce un inedito quartetto formato da alcune tra le più interessanti e attive personalità dell’attuale panorama jazzistico nazionale.
Particelle materiche che sotto l’azione del fermento si muovono violentemente, si gonfiano e riscaldano, lottando per ricomporsi in un nuovo ordine. Particelle che si modificano, scompongono, sdoppiano in altre particelle simili che a loro volta rivivono lo stesso percorso in un ciclo senza fine. È una metafora chimica per una musica alchemica, organica e in continuo divenire. Centro gravitazionale di questo universo sonoro spirituale e cangiante è il contrabbasso di Rosa Brunello che delinea gli spazi attorno ai quali la tromba di Alessandro Presti e il trombone di Filippo Vignato fluttuano e danzano in un eccitato dialogo con le percussioni di Luca Colussi. La musica della Brunello ha un’inconfondibile qualità morbida e danzante, mediterranea, che fa di ogni brano un racconto da ascoltare, un piccolo affresco da ammirare. Il lavoro di Rosa Brunello Y Los Fermentos è corale, i componenti del gruppo ne assecondano i temi densi con piccoli lampi visionari, senza perdere mai il forte baricentro armonico. Il tutto scorre con grande continuità, grazie all’attenta scrittura e all’intenso ascolto reciproco.
Rosa Brunello inizia gli studi con Alessandro Fedrigo, David Boato e Andrea Lombardini. A “Umbria Jazz Clinics – Berklee In Umbria 2003” vince una borsa di studio che le consente di frequentare il Berklee College of Music di Boston. Nel 2010 si diploma al Conservatorio ‘G. Tartini’ di Trieste e nel 2013 in Biennio Sperimentale Jazz al Conservatorio ‘F. Venezze’ di Rovigo. Da ottobre 2015 frequenta l’European Jazz Master (EUJAM) al Jazz-Institut di Berlino, al Conservatoire national supérieur de musique et de danse di Parigi e al Conservatorium di Amsterdam. Insieme agli OMIT FIVE, formazione di cui fa parte, ha vinto il premio come miglior band al Barga Jazz Contest 2011 ed il Premio delle Arti 2011 del MIUR.

Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 23 gennaio sarà il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla raffinata selezione musicale di Andreino Dj. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15
Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Proiezione 21.30
Concerto 22.00
Jam Session 23.15

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

tag:

JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it