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da: organizzatori

“Aperitivi in musica” ad Argenta. Al ristobar “Io e Vince” la rassegna prosegue con il duo Bellonzi-Bellettati: un intenso live acustico tra soul, pop e rock

Secondo appuntamento, giovedì 23 ottobre, con la rassegna “Aperitivi in musica”, che nel nuovo ristobar “Io e Vince” di Argenta miscela proposte eno-gastronomiche di eccellenza a proposte musicali di qualità, con un occhio di riguardo per i talenti locali emergenti.
Protagonisti della serata, per un live acustico voce-chitarra in programma dalle 19 alle 22, i “Principi Comuni”, al secolo Enrico Bellonzi e Mattia Bellettati – entrambi di San Nicolò, ben noti sulla scena ferrarese sia per le importanti esperienze sul palco che per l’attività di docenti, sempre nell’ambito delle sette note. Di “contorno”, selezionati vini, ottimi drink e piatti da gustare in abbinamento.
<< Bellonzi e Bellettati cominciano presto a trasformare in musica e parole tutte le loro idee, sogni e speranze. Nono- stante i diversi progetti e le diverse esperienze che intraprendono nel corso degli anni, trovano sempre la predisposi- zione a scrivere, suonare, divertirsi assieme, creando un live minimale in cui acquistano valore, oltre alle composizioni originali, diverse cover, dal soul al pop al rock, riarrangiate nell’ottica di lasciare spazio all’improvvisazione e alle emozioni, diverse ad ogni concerto >> .
Già teatro di incontri letterari, piccoli concerti e – ovviamente – cene e degustazioni a tema (con ospiti di prima grandezza del panorama nazionale), “Io e Vince” prosegue quindi il suo viaggio all’insegna del connubio tra l’enoga- stronomia, la musica e l’arte. Proprio lì, sulla piazza principale di Argenta, dove c’era “Il Trigabolo”, capostipite della cucina creativa italiana e fucina di talenti (da Igles Corelli a Bruno Barbieri, da Marcello Leoni a Mauro Gualandi), dove Marco Bersani e Vincenzo Fontana da aprile hanno rinnovato il glorioso locale con una formula innovativa, pur nel solco della continuità – per non smettere di stupire, all’insegna del gusto e della creatività.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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