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da: Autori a Corte

Conferenza stampa di presentazione della rassegna Autori a Corte Natale 2015. Lunedì 7 dicembre si è svolta la conferenza stampa di presentazione della rassegna Autori a corte Natale 2015. Presenti il dottor Alfano, responsabile della filiale di Ferrara Banca Mediolanum, che ha ospitato la conferenza; Federico Felloni e Vincenzo Iannuzzo della Associazione Charles Bokowosky, promotori dell’iniziativa; il critico d’arte Lucio Scardino e lo showman Paolo Franceschini, in rappresentanza degli autori ospiti della manifestazione. Nello specifico, la conferenza ha avuto modo di presentare il programma dell’intero evento, ringraziare gli sponsor che lo hanno reso possibile e ha lasciato spazio anche all’intervento degli autori presenti. Oltre ai grandi nomi che parteciperanno alla rassegna (come Folco Quilici, Antonella Boralevi e Marcello Simoni), l’intervento di Lucio Scardino ha messo in luce l’opera Govoni 50: edito in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del poeta ferrarese, il libro contiene nove poesie inedite donate da Scardino stesso. Questa si può considerare “chicca”, visto che il critico d’arte le ebbe a sua volta in dono dal figlio di Govoni, Ariele. Interessante anche la breve presentazione fatta da Paolo Franceschini: lo showman ha infatti esposto le ragioni e i fattori che hanno portato il suo libro alla luce, un’opera nata in realtà da un blog che lo stesso Franceschini aggiornava in itinere durante il viaggio. Rassegna Autori a corte. Speciale Natale 2015 Rassegna letteraria che gode del patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Istituto di storia contemporanea di Ferrara, organizzata dall’associazione Charles Bukowsky. Programma: Mercoledì 16/12/2015 alle ore 17.30 avrà luogo presso il Palazzo della Racchetta (Via Vaspergolo 6) l’anteprima della rassegna Autori a corte, in collaborazione con l’Istituto di storia contemporanea di Ferrara, e verrà presentato il libro Tresigallo, città di fondazione (Edmondo Rossoni e la storia di un sogno) di Stefano Muroni ed edito da Pendragon edizioni. Oltre all’autore saranno presenti Folco Quilici e Giuseppe Parlato. L’incontro sarà moderato da Samuele Govoni e Anna Quarzi. Martedì 22/12/2015 dalle ore 19.00 avrà luogo presso la Sala Estense (Piazza Municipale) la prima serata della rassegna Autori a corte, dove verranno presentati i seguenti libri: Giallo Piccante (Dieci racconti), a cura di Antonio di Bartolomeo e scritto da Anna Ronzulli, Roberto Bazzani, Angela Bulgarelli, Guido Poletto, Simona Margotto, Giuseppina Caroselli, Marco Goberti, Giuseppe De Vita, Loredana Berardi e Sergio Tracchi; edito da Este Edition. L’incontro sarà moderato da Riccardo Roversi. Pedalando verso Caponord (Un sogno lungo 30 giorni…) di Ilaria Corli e Marco Nagliati, Edizioni La Carmelina. L’incontro sarà moderato da Enrico Balestra, presidente Uisp Ferrara. Gli uomini e l’amore di Antonella Boralevi, edito da Bompiani. L’incontro sarà moderato da Marco Zavagli, direttore del quotidiano online Estense.com. Durante la serata Riccardo Roversi interverrà brevemente riguardo la sua opera Ferrara (Guida essenziale), edita da Este Edition. Gli incontri saranno intervallati da degustazioni delle ditte Distillerie Moccia, Cantine Zanatta Roberto e panificio Dellepiane. Mercoledì 23/12/2015 dalle ore 19.00 avrà luogo presso la Sala Estense (Piazza Municipale) il secondo ciclo di incontri della rassegna Autori a corte, in cui verranno presentate le seguenti opere: Govoni 50, a cura di Matteo Bianchi e scritto da Pierluigi Casalino, Emilio Diepo, Raimondo Galante, Davide Grandi, Marco Gulinelli, Filippo Landini, Rita Marconi, Rita Montanari, Matteo Pazzi, Roberto Pazzi, Edoardo Penoncini, Massimo Roncarà, Eleonora Rossi, Riccardo Roversi, Lucio Scardino e Valentino Tartari; Edizioni La Carmelina. L’incontro sarà moderato da Anna Quarzi. Incitamento alla politica di Sergio Gnudi, Edizioni La Carmelina. L’incontro sarà moderato da Fabio Ziosi, giornalista. La cattedrale dei morti di Marcello Simoni, edito da Newton Compton editori. L’incontro sarà moderato da Cinzia Boccaccini. Ho vissuto (il mio cammino di Santiago), di Paolo Franceschini; Edizioni la Carmelina, collana Autori a corte. L’incontro sarà moderato da Nicola Franceschini, giornalista di Telestense. Gli incontri saranno intervallati da degustazioni delle ditte Distillerie Moccia, Cantine Zanatta Roberto e panificio Dellepiane. La manifestazione è stata realizzata grazie all’indispensabile contributo degli sponsor Mediolanum Banca, Estense.com e Sara Assicurazioni di Federico Pardo e al sostegno dell’Istituto Alberghiero “Orio Vergani”, Carlton ospitalità, Distillerie Moccia, Antica Osteria delle Volte, Palazzo della Racchetta, Trattoria Le due comari, azienda Zanatta Roberto, Este Edition, Ferrarabynight, fioreria Isabella, La Feltrinelli, panificio Dellepiane, Beauty club estetica, Milani mobili e Azienda Ferri Aldo autonoleggio con conducente. Info: www.autoriacorte.onweb.it autoriacorte@libero.it 05321825598 3929452716

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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