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Da: Ferrara Fiere

Al Ferrara Balloons Festival, cominciano i preparativi dell’atteso concerto di Cristina D’avena, che venerdì 16 si esibirà al Parco urbano “G. Bassani” insieme ad Andrea Poltronieri, pescando tra le oltre 700 sigle di cartoni animati che l’hanno portata a conquistare ben 5 dischi di platino e 1 disco d’oro, con più di 6 milioni di copie vendute.
Nel frattempo, domani (mercoledì 14, ndr), i classici balloons a forma di lampadina continueranno a colorare il cielo di Ferrara, decollando già alle 7 del mattino in volo libero.
Dalle 9.30 alle 20 sarà operativa l’area dell’Aeronautica Militare – Comando Operazioni Aeree Poggio Renatico, con lo stand interattivo, la tenda per le emergenze, la bicicletta Icarus (Immediate Care Airfield Response Unit) per il primo intervento in caso di eventi di grande affluenza, l’equipaggiamento per la produzione di acqua potabile dall’umidità atmosferica, il Cockpit del velivolo F104 (“cacciatore di stelle”) e il simulatore di volo “Celestino”.
Dalle 14.30 alle 22, funzionerà a pieno regime anche il parco giochi Winter Wonderland, con i gonfiabili, i tappeti elastici, la pista di motoquad racing, i rulli acquatici, il ponte tibetano, il cinema 3D e il Free Fall, e saranno aperti gli stand per lo shopping, i ristoranti, la piadineria, la pizzeria, il bar e la gelateria.
Alle 14.30 i bambini potranno mettersi alla guida delle mini auto elettriche di “Strada Amica”, per apprendere sul campo le basi della sicurezza stradale, e un’ora più tardi ricevere il “Battesimo della sella”, con le prove di equitazione a cura del Ranch Azzurra.
Dalle 16, sarà possibile ammirare la nuova gamma Renault nell’area di Renault Franciosi (gold sponsor del Balloons) e ritirare un frutto omaggio presso lo stand di Opera. LA PERA!.
Alle 17 riprenderanno i voli liberi delle mongolfiere, seguiti, mezz’ora dopo, da quelli vincolati a terra, che proseguiranno fino alle 20.
Intanto, tornerà ad animarsi il Villaggio dello Sport, dove alle 18.20 si terranno un’esibizione e una lezione di Ju Jitsu, a cura di Ju Jitsu Italia – sezione di Ferrara.
Per l’intera giornata di mercoledì 14, ingresso gratuito per tutti.
Il Ferrara Balloons Festival, che terminerà domenica 18, è una manifestazione del Comune di Ferrara ed è organizzata da Ferrara Fiere Congressi.
Ulteriori informazioni sul sito www.ferrarafestival.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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