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da: organizzatori

Pagine da sfogliare, leggere, toccare e interpretare. Il settembre di Villa Bighi è dedicato ai libri-oggetto, con tanti ospiti.
Saranno grandi e piccoli libri d’artista i veri protagonisti delle aperture settembrine di Villa Bighi, che come ogni anno partecipa al ‘Settembre Copparese’ con iniziative culturali.
Da giovedì 24 a domenica 27 settembre diversi ospiti d’eccezione animeranno il salotto della casa museo: performance e presentazioni della propria produzione artistico-letteraria proprio in dialogo con la produzione libraria che, tra le altre cose, portò Dante Bighi, con il suo volume India Prega
al cospetto di Indira Gandhi.

Ma ecco il programma dettagliato degli appuntamenti copparesi.
• giovedì 24/09_ ore 19:00 a Villa Bighi, inaugurazione della stagione culturale 2015/2016 con presentazione del nuovo sito web www.dantebighi.org, del programma delle attività culturali 2015/2016 e anteprima nazionale della presentazione dell’Annullo Filatelico, realizzato da Poste Italiane e dedicato a Dante Bighi. A seguire, dalle ore 20:00, centro studi Dante Bighi e Cavalier Uliva invitano chi vorrà fermarsi al buffet per la raccolta fondi a supporto delle attività del centro studi
• Sabato 26/09_ ore 18:00 a Villa Bighi, Graffiare la vita – performance. 
Due artisti contemporanei dialogano a distanza. L’artista ‘polipoeta’ Enzo Minarelli incontra virtualmente Dante Bighi, le opere dei due autori di poesie visive e libri oggetto saranno messer a confronto. Durante e dopo la performance il regista Andrea Samaritani raccoglierà le interviste che andranno a comporre un docufilm.
 Evento gratuito.

A presentare la performance le parole dello stesso Minarelli: “A Villa Bighi a Copparo, ho trovato grandi affinità elettive a cominciare dal titolo di questo evento Graffiare la vita, che era il motto di Dante Bighi, un vero poliartista ante litteram, che oltre a essere grafico, poi architetto, designer, è stato lungimirante artista e indefesso viaggiatore. In sintonia con la sua produzione artistica si svolgerà l’evento dal vivo partendo dal mio libro&oggetto Nembrot [1983-2008, 100×70] dove ritorna spesso la scritta YHVH, (il nome di Dio in ebraico), quindi nell’ordine eseguo L’emozione delle vocali, Geometria vocalica e appunto YHVH Tetragrammaton il nome impronunciabile.”
• Domenica 27/09_ore 17:30 alla Libreria Gaia Edicolé di via Garibaldi (Spazio Biblioteca) Libri di vetro.
 Presentazione di ‘7’ un libro oggetto, ideato e prodotto a Milano viene presentato, insieme ai libri-oggetto di Dante Bighi. Saranno presenti i 7 autori Paolo Madeddu, Cristian Micheletti, Maurizio Ferraresi, Disma Pestalozza, Mario Pischedda, Fabio Masetti, Luca Albani e il deus ex machina Gabriele Ferraresi.
In collaborazione con Biblioteca di Copparo. 
Evento gratuito.
“7 – spiega l’ideatore Gabriele Ferraresi – è un piccolo grande libro.
Sul finire del 2014 ho avuto l’idea giusta: progettare un libro oggetto sulle virtù cardinali e teologali. Con la copertina in vetro: proprio come un altro, straordinario, libro oggetto degli anni settanta, Milano Vive, di Dante Bighi. 7 brevi testi di 7 autori su ciascuna delle sette virtù. Il libro è stato stampato in 49 copie in formato A6. 7 è tra le altre cose anche un omaggio a Dante Bighi.”

Da venerdì a domenica ore 18:00 – 24:00 Villa Bighi sarà aperta al pubblico con visite guidate gratuite. Tutti gli eventi sono realizzati con la collaborazione del Comune di Copparo, del Teatro De Micheli e grazie al supporto di Cavalier Uliva.
Per saperne di più: www.dantebighi.org // info@dantebighi.org // 0532 861339

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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