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da: associazione Culturale Officina Dinamica

“Ridurre lo spreco alimentare significa anche ridurre i rifiuti organici ?”
Incontro pubblico e premiazione concorso fotografico Sabato 3 Ottobre ore 15.00 Museo di Storia Naturale

Lo spreco alimentare costituisce un problema etico e di sostenibilità del nostro futuro: recentemente questo tema ha avuto molta rilevanza sia dal punto di vista economico sia da quello culturale
Nelle nostre tavole, nei ristoranti, nei nostri uffici, nelle fabbriche, nelle scuole e nelle mense, nelle scuole e negli ospedali, si verificano enormi perdite e sprechi di cibo. Combattere lo spreco alimentare è una battaglia che si vince solo se vi è coinvolgimento, conoscenza e mettendo insieme le storie e le esperienze di tutti ovvero di chi produce, chi distribuisce, chi consuma, chi raccoglie, chi smaltisce.
Officina Dinamica si impegna con AvanziAMO, progetto patrocinato dal Comune di Ferrara e reso dinamico grazie alle numerose realtà coinvolte a riportare in primo piano una rete di realtà variegate che, in una logica di scambio di conoscenze e prospettive, lo arricchiscono di contenuti, esperienze e soluzioni possibili.
Per questo AvanziAMO è suddiviso in tappe: per dare spazio e focalizzarsi su diversi aspetti che possano costituire approfondimenti.
In questa sua quarta tappa, è prevista una tavola rotonda con un focus sul tema avanzo e rifiuti, una tematica trasversale nella lotta contro lo spreco. Questo ci ha spinto a farci alcune domande che saranno i punti sui quali si svilupperà questo incontro.
Cosa si intende per spreco e cosa si intende per rifiuto. Di che cifre stiamo parlando? Quanto costa scartare? Cosa prevede il Piano Regionale per i rifiuti? Come si possono applicare azioni che possano premiare i soggetti più virtuosi che si impegnano concretamente a ridurre lo scarto? Cos’è la tariffazione puntuale? La tariffazione puntuale è veramente una componente verso il cambiamento di strategia sul trattamento dei rifiuti che veramente potrebbe contribuire a ridurre la quantità dei rifiuti da smaltire?

Ci aspettiamo che da questa discussione escano tre cose.
• Un rafforzamento della coscienza da parte della cittadinanza e del fatto che per migliorare e ottenere risultati apprezzabili, ognuno deve fare qualcosa
• Le indicazioni per portare un pacchetto di proposte sul tema alla tappa che si terrà in concomitanza con la settimana europea per la riduzione dei rifiuti (data presunta 24 novembre)
• Ulteriori approfondimenti utili per favorire la creazione delle premesse per la costituzione, da parte del Comune di Ferrara, di una food policy in grado di redigere una carta ferrarese sul cibo all’insegna della concretezza e dove ogni soggetto aderente possa assumersi impegni e responsabilità.

Partecipano al dibattito:
Alessandro Bratti, Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati
Stefano Mazzotti Museo di Storia Naturale di Ferrara Caterina Ferri e Luca Vaccari, Comune di Ferrara Stefano Mazzetti , Sindaco di Sasso Marconi
Paolo Azzurro Università di Bologna Marco Mascagni. EcoBio Confesercenti
Marcello Guidorzi e Alessandro Zangara, verso il Des Alessandro Orsatti, OrsattiGroup
Giampaolo Barbieri, Areacopparo spa Alberto Santini, HERA
Tania Giovannini , Coop estense Anna Zonari, Agire Sociale

PROGRAMMA
A cura di Mario Santi coordinatore scientifico Moderatrice Roberta Lazzarini Officina Dinamica
prima sessione Il progetto, le tappe, gli impegni
15.00 Saluto di apertura Stefano Mazzotti Museo Di storia Naturale e del Direttivo di Officina Dinamica
15.10 AvanziAMO e il suo percorso. Roberta Lazzarini Associazione Culturale Officina Dinamica
15.25 Le domande di questa tappa: ruolo dei diversi attori, azioni e strumenti per diminuire i rifiuti e ridurre lo spreco alimentare Mario Santi – coordinatore scientifico progetto
15,45 L’esperienza del Comune di Ferrara nella lotta allo spreco. Caterina Ferri – Assessora all’ambiente del Comune di Ferrara
seconda sessione il ruolo degli attori produttivi e il peso dell’iniziativa dei cittadini
16,00 Mangio meglio, mangio bio e scarto meno Marco Mascagni EcoBio Confesercenti
16,15 Alcune pratiche individuali e sociali per la riduzione dei rifiuti Marcello Guidorzi Gas Cittànova, DES Ferrara
16.30 Gli eco ristoranti; una rete che sostiene un turismo di qualità e riduce rifiuti – Alessadro Orsatti Gruppo di lavoro ristorazione e ricezione sostenibile
PAUSA Proiezione video La gente di avanziamo. A domanda rispondo… così A cura di Daniele Zappi
terza sessione Come incentivare la lotta allo spreco e alimentare e l’intercettazione delle eccedenze con la tariffa rifiuti
17.00 Le iniziative a Ferrara di prevenzione rifiuti. Il contributo di gestori, amministrazioni ed ente regolatore. E’ sufficiente la leva tributaria/tariffaria? – Alberto Santini HERA responsabile Modena e Ferrara Hera spa
17.15 Perchè misurare il rifiuto? (il residuo e/o il Food Waste, oggetto della devoluzione (FW)
Giampaolo Barbieri Presidente Area spa Copparo (FE)
17.30 Misurare e Incentivare la devoluzione nell’azione regionale di indirizzo e controllo Paolo Azzurro Università di Bologna
quarta sessione il rapporto tra donatori e utilizzatori delle eccedenze
17.45 Sasso Marconi: un comune a spreco 0 Stefano Mazzetti /Sindaco di Sasso Marconi
18.00 Coop riduce e devolve Tania Giovannini Coop estense
18. 15 Ridurre gli sprechi senza dimenticare i meno abbienti: sollecitare nuove strade per il sostegno alimentare ai poveri – Anna Zonari Agire Sociale
18.30 Dibattito e CONCLUSIONI Mario Santi – verso La Tappa di Novembre con focus sulla carta di Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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