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Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

PROIEZIONE SPECIALE

AL CINEMA BOLDINI

Mercoledì 20 Febbraio ore 21.00 – v.o. sott. ita

WESTWOOD: PUNK, ICON, ACTIVIST, regia di Lorna Tucker

(Gran Bretagna, 2018 – 78′)

Ingresso 5 euro

Mercoledì 20 Febbraio alle ore 21.00 al Cinema Boldini verrà proiettato in versione originale con sottotitoli in italiano WESTWOOD: PUNK, ICON, ACTIVIST di Lorna Tucker, documentario che trascende il modello standard di film sulla moda per trasformarsi in un ritratto intimo e stimolante di una vera icona inglese quale è Vivienne Westwood. Architetto del movimento punk, imprenditrice creativa che apre la boutique londinese SEX, nonché emblema della moda anarchica e attivista sociale, Vivienne Westwood ha riscritto un importante capitolo della storia della moda anni ‘70, influenzando le generazioni a seguire, da una parte all’altra dell’Oceano, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Il film ritrae Vivienne in un periodo cruciale, quando l’azienda apre i suoi flagship store nelle capitali della moda, Parigi e New York. Tuttavia, il successo globale ha un prezzo e le difficoltà legate alla gestione dell’azienda non tardano ad arrivare. Attraverso il continuo alternarsi delle riprese che testimoniano i successi, i conflitti e le insicurezze che Vivienne affronta oggi e i momenti cardine della sua vita, emergono parallelismi tra il suo attivismo del 21esimo secolo e la sua attitudine punk rock anti-sistema della giovinezza.

Il film è uno sguardo acuto nel processo creativo di Westood e nel suo viaggio dalle proteste punk degli anni ’70 al suo successo internazionale. Westwood siede al fianco di Gucci, Dior e McQueen, ma solo lei possiede e gestisce il suo impero. Oggi combatte per mantenere l’integrità e l’eredità del suo marchio mentre si espande aprendo negozi nelle principali capitali della moda, da Parigi a New York.

La regista britannica Lorna Tucker ci fa sapere fin dall’inizio di “Westwood: Punk, Icon, Activist” che grande sfida sia stata per lei fare un film sulla leggenda della moda britannica. Sì, avrà pure avuto il permesso di seguire come un’ombra Vivienne Westwood, ma nella prima scena, seduta su un divano al Groucho Club di Londra, Westwood ammonisce Tucker, dicendo dritta verso l’obiettivo che non vuole farlo davvero e che non le piace parlare del suo passato.

Vivienne è sempre pronta a combattere per quello in cui crede e ad andare controcorrente e questo si riflette perfettamente nel suo attivismo e nella sua moda. Lei impiega la stessa passione e determinazione sia quando lavora nel suo showroom fino a tardi, sia quando manifesta a Westmister per la battaglia sul clima. La sua palpabile inclinazione alla ribellione e la sua morale anti-sistema sono alla base di tutte le sue azioni, che diventano immediatamente contagiose.

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Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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